Tagli alla spesa per 20 milioni, bilancio di San Marino 2010

Tagli alla spesa per 20 milioni, bilancio di San Marino 2010

La sforbiciata delle spese pubbliche,
da qui alla fine dell’anno, ammonta a 20 milioni di euro.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze, a margine
di un incontro con la stampa, spiega che la manovra
straordinaria, ovvero la serie di interventi immediati e pronti
per essere illustrati nel prossimo Consiglio, convocato per
martedi’ prossimo, include “un risparmio di 20 milioni di euro
entro l’anno”. Per larga parte, sara’ messo un freno ad alcuni
capitoli di uscita messi a bilancio 2010 e considerati “non
urgenti”. Per questo, “ci sono ancora spese che non sono
obbligatorie- chiarisce- il margine attuale e’ di 15 milioni di
euro e di questi chiedero’ il congelamento”. Poi ad ottobre sara’
possibile compiere un revisione e valutare “se metterli
definitivamente in economia o poterli spendere”.

Il ministro chiarisce lo scopo della manovra straordinaria:
“E’ un pacchetto di interventi che andremo ad attuare adesso, per
dare subito equilibrio alla finanza pubblica”. Quindi altra cosa
e’ il programma economico 2011, su cui in parallelo sta lavorando
la segreteria di Stato, oggi presentato alle categorie economiche
e sociali e domani in commissione Finanze. Il pacchetto riguarda
correttivi che andranno ad incidere sul deficit di bilancio gia’
programmato per il 2010, di 43 milioni di euro. “Nel migliore dei
modi, i tagli andranno a ridurre il gettito- prosegue Valentini-
nel peggiore, conterranno l’aumento di disavanzo”.
Di fatto, la situazione economica e’
tale, a causa del clima di incertezza generato dal decreto
incentivi italiano, e prima ancora dello scudo fiscale, che le
previsioni di bilancio fatte per il 2010 richiedono correttivi
“urgenti e prudenti”. “La manovra straordinaria serve per
contenere le spese- ribadisce Valentini- come fa un buon padre di
famiglia che decide quando si puo’ spendere e quando no”.

Alcuni dei capitoli di bilancio da congelare sono anticipati:
per esempio, una voce di 250 mila euro messa in preventivo per
attuare la fatturazione elettronica. “E’ un progetto che non puo’
partire prima di sciogliere il nodo dell’interscambio con
l’Italia”. In sospensione saranno anche messe numerose voci di
spesa dei “dicasteri con grandi disponibilita’” con il Turismo e
la Cultura. Stessa sorte per consulenze, ma anche per l’acquisto
di beni e servizi: mobili, arredi e automezzi sono considerati
“spese rinviabili”.

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