Tangentopoli, questione morale, conto Mazzini: Ok a commissione d’inchiesta

Tangentopoli, questione morale, conto Mazzini: Ok a commissione d’inchiesta

Unione Per la Repubblica è nata nella primavera del 2011 dall’incontro tra i Democratici di Centro e gli Euro Popolari Per San Marino. In occasione delle elezioni politiche del novembre del 2012 si è poi avvicinato, a questo progetto, il movimento Arengo e Libertà unitamente ad alcuni amici provenienti da esperienze differenti. Nel corso di questa legislatura UPR ha svolto, dall’opposizione, il ruolo affidatole dagli elettori mantenendo un forte realismo rispetto alle difficoltà che vive il Paese privilegiando – ove vi fossero state le condizioni – un atteggiamento di collaborazione nonostante il giudizio sull’operato di questo Governo sia del tutto negativo e segnato da una bocciatura senza appelli da parte della cittadinanza così come ha dimostrato la recente tornata referendaria. 

 

UPR non intende nascondersi dietro ad un dito rispetto alla cosiddetta questione morale che, nell’ambito della vicenda denominata “Conto Mazzini”, vede purtroppo chiamati direttamente in causa alcuni dei suoi esponenti. La nostra forza politica non intende, inoltre, neppure trincerarsi dietro dichiarazioni di circostanza. Non lo ha mai fatto in questi mesi e non intende farlo alla luce delle nuove dinamiche giudiziarie. Sappiamo bene quanto pesi, in questo momento, l’esigenza di chiarezza e di legalità che nasce dal Paese. Sappiamo, altresì, molto bene come la certezza del diritto sia, più che mai, un imperativo categorico. Chi ha commesso eventuali condotte illecite – a prescindere dal partito o movimento in cui milita – deve rispondere penalmente ma, nel contempo, deve essere garantito il rispetto dei diritti della difesa.  

 

UPR sosterrà la proposta, rilanciata da Alleanza Popolare in questi giorni, di istituire una Commissione di inchiesta su questo specifico argomento al termine della fase inquirente. Si tratta di una proposta che già lo scorso dicembre avevamo avanzato senza ritrosie. Così come sosterrà la Commissione sulla “tangente Sopaf” e su tutte le altre questioni ancora irrisolte (E Vox, Chalet, Criminal Minds). Ma tutto questo, per quel che ci riguarda, non può ancora bastare. Gli esponenti UPR coinvolti nella vicenda “Conto Mazzini” hanno sempre ribadito la piena disponibilità a far sì che ogni tipo di ombra venisse rimossa, collaborando con l’autorità giudiziaria a cui confermiamo la nostra fiducia nel rispetto della sua autonomia. Alcuni di loro lo hanno fatto scegliendo di dimettersi, già nel marzo scorso, irrevocabilmente dagli incarichi del Movimento differentemente da quanto è avvenuto in altre forze politiche per situazioni analoghe dove ci sono altrettanti indagati illustri che, senza colpo ferire, dispensano pillole di saggezza sulla questione morale e sulla buona politica come niente fosse. Ma tant’è. Tutto questo a riprova del fatto che non ci sono state, non ci sono e non ci saranno mai volontà, legate al mantenimento di chissà quali rendite di posizioni specifiche, per porre freni, ingerire o ricercare ipotetici vantaggi a discapito dell’accertamento della verità. La manifesta inadeguatezza dell’azione di governo prospetterà, a breve, possibili accelerazioni politiche. Sappiamo bene che il percorso verso il rinnovamento passerà sicuramente attraverso nuove strade, scelte tortuose, necessarie e anche radicali. Non saremo certamente noi, qualora sia necessario, a non metterci in discussione a non prenderle ne tantomeno ad evitarle. 

 

UNIONE PER LA REPUBBLICA

San Marino, 4 luglio 2014

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