Tassa frontalieri. Per San Marino un boomerang anche economico

Tassa frontalieri. Per San Marino  un boomerang anche economico

La  Tribuna Sammarinese: Fibrillazione per l’azione che potrebbe costare decine di milioni all’Iss: gli sviluppi. Forte preoccupazione nella maggioranza / Il piano Ismar 5 terrorizza il governo

Se con lo sciopero dei consumi non avevano allarmato più di tanto Governo e maggioranza, con il piano Ismar 5 i frontalieri li stanno ora letteralmente terrorizzando. Un’uscita annua di 20 milioni di euro, da sommare ai 40 di retroattività, rappresenterebbe infatti un colpo fatale per le casse dell’Iss e dello Stato.

I lavoratori italiani l’hanno compreso e stanno utilizzando questa pericolosa leva per cercare di avere finalmente risposte e attenzione dall’Esecutivo. La fibrillazione è alta, il pericolo è percepito da tutti.

Nonostante ciò dalle file della maggioranza non mancano reazioni che rischiano di far salire ulteriormente le tensioni. Come quella dei Moderati e del loro consigliere Angela Venturini.

L’attacco ai lavoratori italiani ha lasciato il segno, ferendo duramente gli stessi lavoratori. Di certo una posizione non distensiva che potrebbe avere come ripercussioni una ulteriore accelerazione nel piano Ismar 5. In questa delicata fase, in cui il Paese rischia il tracollo, la strategia del muro contro muro può essere pericolosa.

Di certo non porta a niente. Eppure frontalieri da una parte e dall’altra alcune frange della maggioranza, come l’Unione dei Moderati, sembrano perseverare in questa direzione. Servono segnali distensivi da entrambi le parti. Ma soprattutto servono dal fronte governativo.

Quella che doveva essere una leva per riaprire il dialogo con l’Italia, e cioè la famigerata tassa razziale, rischia di diventare il colpo finale per l’economia sammarinese. Il movimento dei frontalieri si sta infatti riorganizzando in modo più compatto e incisivo, e anche il piano Ismar 5 prende progressivamente forma. 

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