Tennis, intervista a Stefano Galvani: “Pronto per difendere i colori di San Marino in Coppa Davis”

Tennis, intervista a Stefano Galvani: “Pronto per difendere i colori di San Marino in Coppa Davis”

La seconda carriera di Stefano Galvani: l’ex top 100 del ranking ATP ridisegna il futuro del tennis sul Titano

A partire dallo scorso maggio Stefano Galvani, ex tennista azzurro capace di raggiungere per due volte la posizione n.99 del ranking ATP nel 2007, è il nuovo commissario tecnico e responsabile del settore agonistico della Federazione Sammarinese Tennis. Professionista dal 1999, Galvani vanta la vittoria di 5 tornei ATP Challenger e tre presenze in Coppa Davis con la Nazionale Italiana, oltre ad aver rappresentato con onore la Repubblica di San Marino in diverse edizioni dei Giochi dei Piccoli Stati d’Europa conquistando numerose medaglie.    

Come hai accolto questo prestigioso incarico federale?
Mi ha fatto tanto piacere ricevere questa proposta perché ormai vivo a San Marino da tanti anni. Si tratta di un compito che comporta sicuramente responsabilità maggiori rispetto a fare il maestro di tennis in un circolo tradizionale. Ovviamente, oltre ad essere più stimolante e gratificante, è anche più stancante ma sono felicissimo di aver intrapreso questa nuova sfida”. 

Qual è la filosofia che ispira il tuo operato?
Il mio progetto a San Marino è nato per creare innanzitutto una mentalità sportiva nei ragazzi, a partire dai più giovani. Sin dal primo giorno ho esortato gli atleti più grandi ad essere sempre da esempio in maniera tale che i più piccoli crescano con un certo tipo di educazione. Il rispetto di alcune regole basilari, come arrivare in anticipo agli allenamenti per il riscaldamento o raccogliere le palline da tennis lasciando in ordine il campo, aiuta ad acquisire una preparazione mentale che è fondamentale esattamente quanto la parte tecnica. Una scuola federale non è un circolo come tutti gli altri: oltre all’avviamento e al perfezionamento tecnico abbiamo anche il dovere di responsabilizzare i più piccoli e prepararli ad affrontare le difficoltà che incontreranno nell’attività agonistica”.           

Da chi è composto il tuo staff?
Alice Balducci mi aiuta a gestire il settore agonistico, mentre Francesca Bernardi si occupa del minitennis e della SAT (Scuola Addestramento Tennis) con la collaborazione di Gabriel Francini. Il preparatore atletico, invece, è Marco Martino, ex atleta olimpico ed attuale detentore del primato italiano nel lancio del disco”.     

Sei soddisfatto della struttura che hai trovato a Fonte dell’Ovo?
Il nostro centro sportivo rappresenta un’eccellenza nel panorama sammarinese e per tutto il circondario. Siamo nelle condizioni migliori per lavorare dal momento che abbiamo otto campi, sia in terra che con superficie veloce e di cui ben sette coperti nel periodo invernale, oltre alla palestra, al centro di fisioterapia e al ristorante”. 

Negli scorsi anni hai rappresentato la Repubblica di San Marino ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa, vincendo anche l’oro nel singolare nel 2011. Come giudichi questa manifestazione?
“A mio avviso meriterebbe molta più visibilità. È una mini-Olimpiade a tutti gli effetti, un’esperienza magnifica che mi ha dato l’occasione di immergermi in tante discipline sportive e di conoscere atleti provenienti da tutto il mondo, tanti dei quali non erano sportivi di professione come me ma dovevano trovare il tempo per allenarsi nel tempo libero dal lavoro. La loro passione mi ha lasciato a bocca aperta ed insegnato tanto perché in fondo ciò che veramente rimane nello sport sono le emozioni. Inoltre il tennis è una disciplina sportiva in cui solitamente si compete soltanto per se stessi e gareggiare per San Marino, come pure per l’Italia in Coppa Davis, mi ha trasmesso stimoli totalmente nuovi”.       

A proposito, ti sentiresti pronto per difendere i colori di San Marino anche in Coppa Davis?
“Certo. Sono in procinto di prendere la cittadinanza sammarinese proprio per poter partecipare alla prossima Coppa Davis che dovrebbe iniziare a giugno. Ma soprattutto vorrei arrivare preparato dal punto di vista fisico a questo appuntamento perché sono una persona molto competitiva e ci tengo a ben figurare, anche per rispetto nei confronti della Federazione Sammarinese che avrò l’onore di rappresentare. Non a caso ho fatto richiesta alla FSAL (Federazione Sammarinese Atletica Leggera, ndr) di poter effetuare la preparazione sulla pista d’atletica al mattino quando sono libero dagli impegni della scuola federale”.   

Marco De Rossi, il primo tennista sammarinese della storia ad entrare nel ranking ATP, di recente è tornato ad allenarsi sul Titano. Quali sono le sue caratteristiche e come procede il suo percorso di crescita?
Sin da subito ho trovato un ragazzo disponibile al confronto e sono contento che, dopo un proficuo e costruttivo scambio di vedute, abbia sposato in pieno il nostro progetto. Abbiamo iniziato a lavorare su un percorso di crescita condiviso e già si iniziano ad intravedere i primi frutti. In passato aveva una propensione abbastanza attendista da fondo campo e sto cercando di portarlo a giocare più all’attacco. Sono contento che lui stesso si sia reso conto che con tennisti che prima lo mettevano in difficoltà adesso è passato a comandare lo scambio e a gestire meglio i punti. Marco è senza dubbio il nostro tennista di maggior talento e sono molto fiducioso per il suo futuro”.      

Oltre a lui, quali sono gli atleti più promettenti del tennis sammarinese?
“In campo maschile puntiamo tanto su Simone De Luigi, che ha fatto un enorme balzo in avanti in termini di classifica nell’ultimo anno ed ha una grande voglia di lavorare. Inoltre vogliamo incoraggiare William Pelliccioni ad essere più competitivo perché abbiamo intravisto in lui un buon potenziale. In ambito femminile, invece, la più promettente è Talita Giardi, che si allena tutti i giorni ed ha già le idee chiarissime sulle sue ambizioni future. Oltre a lei siamo molto soddisfatti dei progressi di Silvia Alletti e Giorgia Benedettini e seguiamo con grande interesse la crescita di Serena Pellandra, che non ha ancora compiuto dieci anni ma lascia davvero ben sperare”.         

Lorenzo D’Ilario

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