Transitorio fiscale e monofase, Cittadinanza Attiva

Transitorio fiscale e monofase, Cittadinanza Attiva

La mail che tutti i sammarinesi
hanno ricevuto nei giorni scorsi da parte dell’Ufficio Tributario ha finalmente
fatto capire a tutti, anche ai non addetti ai lavori, per quale motivo alcune
forze politiche, fra cui Civico10 e Sinistra Unita, relativamente al cosiddetto
Transitorio Fiscale, hanno parlato apertamente di “condono”.

La mail, inviata
indiscriminatamente a privati e persone giuridiche, è chiarissima: “se paghi,
non hai problemi. Se non paghi, per un altro anno sei a rischio di un controllo
fiscale”. L’ingiustizia di un condono di questo tipo, è duplice: da una parte,
chi ha evaso potenzialmente milioni di € sistema la propria posizione con due
spiccioli, date le cifre irrisorie contenute nella Legge, dall’altra parte, chi
ha sempre operato correttamente nella legalità deve vivere per un anno con la
spada di Damocle di controlli tributari quasi certi che, nella migliore delle
ipotesi, andranno a rappresentare un problema all’operatività dell’azienda.

In altre parole, chi ha rubato
rimarrà impunito, mentre chi non ha rubato rischia di essere trattato da
malfattore, sempre che non decida di versare comunque il suo obolo di legge,
contribuendo ad avvicinare il pareggio di bilancio.

Un provvedimento odioso,
ingiusto, reso ancora più eticamente inaccettabile dal fatto che dall’altra
parte si continuano a mantenere volutamente impedimenti alla trasparenza.
Ancora non si possono conoscere i reali soci di banche e finanziarie che
gestiscono (e ricevono in aiuto) milioni di euro di soldi pubblici, ancora non si
possono conoscere i reali soci delle aziende che ricevono contributi pubblici,
si continua ad avere un atteggiamento passivo, e assolutamente non trasparente,
sulla montagna di crediti monofase che lo Stato deve ancora recuperare.

Illuminante, a questo proposito,
la risposta all’interpellanza di Cittadinanza Attiva sulla morosità delle
bollette e sui debiti monofase dal 2013 ad oggi che, in grave ritardo, abbiamo
ricevuto dalla Segreteria alle Finanze pochi giorni fa. Nella suddetta, si
chiedevano dati aggregati anonimi, ovviamente, relativamente alle utenze non
pagate, dati invece non anonimi sui debiti monofase.

La risposta è stata ovviamente un
elenco ANONIMO dei 14 debitori monofase con debiti superiori al milione di
Euro, con alcune contraddizioni. La Segreteria fa infatti capire che la
stragrande maggioranza di questi debiti deriverebbero dalla richiesta di
restituzione dei rimborsi monofase di alcuni esercizi, ad aziende che hanno
condotto “…attività d’interscambio di beni con l’Italia distorsiva e con
cessionari italiani risultati con posizione non regolare e/o coinvolti in
circuiti fraudolenti.” Chiuse, insomma, per aver condotto attività lesive
dell’onore della Repubblica.

Peccato che di quelle 14 società
debitrici, una risulti ancora con licenza attiva, e ben sei siano state messe
in liquidazione VOLONTARIA. Quindi la metà esatta di quelle società non
rientrano nella spiegazione data nel paragrafo precedente. Per quale motivo
quelle società hanno accumulato quei debiti? Come si sta agendo per recuperare
quegli importi? Sono già state aperte azioni di responsabilità civile nei
confronti degli amministratori e dei soci?

Sapere i nomi di quei debitori da
associare ad importi che, se sommati, danno la cifra spaventosa di €
56.609.527,47, per un totale solo dal 2013 al 2014 di iscrizioni a ruolo per €
83.456.921,58 sarebbe un primo passo per dimostrare che la trasparenza non è
solo una parola, ma la si vuol far diventare un principio fondante di questo
Paese.

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