Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino riferisce in dettaglio nelle pagine della cronaca di Rimini sullo ‘scherzo’ messo a segno a danno del super poliziotto Sabato Riccio, coordinatore delle forze dell’ordine della Repubblica di San Marino, da un computer della Segreteria del Segretario di Stato alla Giustizia, Augusto
Casali.
Una beffa del destino: si tratta degli stessi uffici dai quali, appena lo scorso anno, era invece partita la segnalazione per le presunte intercettazioni “abusive” via e-mail dei gendarmi ai danni di un membro di governo. Per quell’inchiesta che fece scalpore, si giunse a parlarne perfino al congresso di Stato e tra i banchi del Consiglio grande e generale: in quel caso, il fascicolo è affidato al commissario della legge Laura Di Bona che, nei mesi scorsi, ha decretato il sequestro di alcuni pc interni al corpo della gendarmeria (l’indagine è ancora aperta). E non è detto che ora si faccia altrettanto: la rogatoria richiesta dal pm Gualdi è stata quindi evasa, ma è probabile che si apra un’indagine autonoma sul Titano per il caso di sostituzione di persona ai danni del coordinatore Riccio. Se la perizia bastasse a certificare come il reato sia stato commesso a San Marino, allora gli inquirenti potrebbero spingersi oltre e indagare qualcuno, ossia chi di norma utilizza quel computer scovato alla segreteria alla Giustizia: se il “buontempone” è lui, Riccio vorrà di certo farci “due chiacchiere” in tribunale.
DI …