Un governo nuovo a San Marino con una maggioranza tutt’altro che coesa già in partenza

Un governo nuovo a San Marino  con una maggioranza tutt’altro che coesa già in partenza

Il nuovo governo della Repubblica di San Marino che il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha presentato agli Ecc.mi Capitani Reggenti Rosa Zafferani e Federico Pedini Amati venerdì scorso, nasce con qualche affanno.

Le difficoltà non sono solo quelle derivanti dal fatto che detto governo può contare in Consiglio su una maggioranza ridottissima: al più Psd, Sinistra Unita, Democratici di Centro e Sammarinesi per la Libertà dispongono di 31 consiglieri.
Era stato detto in fase di

presentazione del governo
che ai numeri risicati si sarebbe fatto fronte con una maggiore coesione. Coesione che appare tutt’altro che confermata già dopo poche ore: dibattiti nella festa del Polo dei Moderati al Parco Ausa.

Nella fase della formazione di detta compagine governativa Psd-Su-Ddc-Spl, tre consiglieri del Psd,

avevano dichiarato pubblicamente
di preferire un governo a maggioranza più ampia.

Ebbene, anche dopo che la squadra di governo è stata annunciata, cioè anche dopo che uno dei tre consiglieri Psd dissidenti (Denise Bronzetti) ha ottenuto una Segreteria di Stato, un altro dissidente, Fabio Berardi, ha ribadito il dissenso del gruppo.

Preoccupazioni per la tenuta della nuova maggioranza e distinguo anche dalle file di Su, emersi da Alessandro Rossi e Marino Antimo Zanotti.

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