Un nuovo parco per Domagnano? L’ha progettato una studentessa dell’Università di San Marino

Un nuovo parco per Domagnano? L’ha progettato una studentessa dell’Università di San Marino

Prevista un pista per mountain bike, panchine smart, nuovi alberi, giochi per bambini e numerosi interventi.

A darne notizia l’Università di San Marino, che spiega: “Un progetto per la riqualificazione del parco di Domagnano, che si estende su oltre 5 ettari fra la piazza principale e il campo da calcio, vicino alle scuole elementari, è stato presentato venerdì scorso da una studentessa dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e prevede una serie di interventi e novità che coinvolgono una piccola pista per mountain bike, strutture giochi per bambini, un percorso vita rivisto e implementato, un nuovo marciapiede, lampioni a led e panchine smart con pannelli fotovoltaici per ricaricare dispositivi come tablet e telefonini.

Lo studio rappresenta la tesi di laurea con cui la sammarinese Nicole Benedettini ha completato il percorso triennale in Costruzioni e Gestione del Territorio: di fronte a una platea della quale hanno fatto parte, fra gli altri, alcuni rappresentanti della Giunta di Domagnano, che ha collaborato all’iniziativa, la studentessa ha illustrato nell’aula magna della sede universitaria del World Trade Center di Dogana un’analisi partita dalle esigenze legate allo stato attuale della pineta, definito “di degrado”. Mettendo in primo piano dinamiche ambientali, sociali e non solo, la realizzazione del progetto permetterà “una forte trasformazione di un’area che tutt’ora sembra lasciata a sé stessa, in una zona destinata a parco praticabile e vivibile”, ha spiegato.

Nella tesi, coordinata dal docente Michele Bacciocchi e realizzata anche attraverso una serie di sopralluoghi che hanno coinvolto l’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole (UGRAA), viene proposta inoltre un’analisi sulle piante presenti, principalmente pini suscettibili alle infestazioni e ulivi, ipotizzando l’arrivo di nuovi “alberi autoctoni quali l’Orniello, il Frassino maggiore e l’Acero campestre”. Nel progetto, che valorizza le aree verdi urbane e rappresenta un nuovo esempio di collaborazione fra l’Ateneo e il territorio, “si è data una notevole importanza alla scelta dei materiali, come l’utilizzo di legno a chilometro zero per la realizzazione del percorso vita. La decisione di installare panchine smart, con dei pannelli fotovoltaici per ricaricare i dispositivi elettronici – ha concluso Benedettini – dà una particolare impronta rivolta al futuro”.

“La laureanda – ha commentato il direttore del corso di laurea, Angelo Marcello Tarantino – ha svolto un’interessante tesi. Il risultato è importante perché nato dalla collaborazione dell’Ateneo con le istituzioni pubbliche e finalizzato allo studio di concrete esigenze della comunità sammarinese”.

In totale, venerdì scorso sono stati otto i laureati: oltre agli iscritti al percorso triennale professionalizzante in Costruzioni e Gestione del Territorio, coinvolti gli studenti di Ingegneria Civile”.

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