Una pericolosissima deriva. Pier Paolo Guardigli, San Marino Notizie

Una pericolosissima deriva. Pier Paolo Guardigli, San Marino Notizie

San Marino Notizie

Una pericolosissima deriva

 Pier Paolo Guardigli

 

La vicenda mediatica del Segretario Morri deve far riflettere su alcune gravi questioni generali che stanno occupando l’agire politico da diversi anni ad oggi. Non si tratta di liquidarle sbrigativamente (come sembrerebbe fare il segretario Casali) con qualche leggiuzza liberticida sull’informazione, contrabbandata come valido fronte di difesa dalla calunnia, dalla diffamazione, dal costume di infangare chiunque, senza per altro rischiare una pena. Ho seguito un po’ su face book la ‘querelle’ sul caso Morri. Anche da quel luogo virtuale di confronto, utilizzato perlopiù come pulpito da chi vuole dire la sua, protetto da una sorta di lieve e pudica schermatura telematica e da un’assenza di responsabilità legale (come è invece per le testate, anche quelle online), emanava un giustizialismo preoccupante. Sposterei così, quindi, la riflessione: dalle norme che devono regolare una corretta informazione, verso un’analisi sulla grave deriva che traduce un elevato e responsabile scontro politico in spregevoli scontri personali, senza esclusione di colpi.
La sindrome del giustizialismo, come è noto, allignava prevalentemente nella sinistra. Un certo ‘travaglismo’, condito dal poliziesco ‘dipietrismo’ e dal generico ‘grillismo’ è stato recentemente cavalcato anche da alcuni politici nostrani, da sempre impegnati nella pur giusta e doverosa lotta per la legalità. Ma quando alcuni metodi s’insinuano nel confronto fra le forze politiche, anche gli altri partiti (o movimenti) s’impossessano degli strumenti infimi dello scontro personale. Così assistiamo al degrado, rapido e progressivo, dell’intero sistema delle relazioni, non solo politiche ma anche sociali.
Questa nuova prassi politica, innestata anche sul pericoloso diverbio istituzionale fra responsabili massimi del Paese (la vicenda Consiglio-Banca centrale, oppure Riccio-Zechino, ad esempio) finisce per creare un sistema fuori controllo. Non è da escludere neppure che l’infausta prassi si sia insinuata persino nel caso che condusse all’arresto di alcuni vertici bancari locali. La delazione, infatti, va considerata anch’essa come parte integrante dell’arte d’infangare e nuocere gravemente, per giunta in modo proditorio.
In questa ottica anche la politica ‘alta’ ha dato un contributo, non sappiamo quanto involontario, alla deriva di queste forme di lotta. L’attuale legge elettorale spinge il quadro verso un bipolarismo astratto, creato su base di alleanze unicamente strategiche, e verso un maggioritario che però consente anche a forze politiche minimali, con rappresentanze di pochi punti percentuali di elettorato, di diventare ago delle bilancia delle maggioranze bipolari. Questa enorme forza assicurata ai più deboli dalle norme elettorali e anti ribaltone, diventa talvolta anche diritto di veto o, peggio, diritto di ricatto. Diciamo che questa riforma, che forse voleva essere migliorativa, ha finito per peggiorare le cose, innestandosi su un secolo di tradizione politico-istituzionale fondata sul proporzionale (escludendo solo la breve ma tristissima parentesi fascista).
Allora come se ne esce? Non possiamo rischiare che questo clima teso della politica, impegnata a risolvere una delle più gravi e profonde crisi del Paese, non solo economica ma anche e soprattutto di sistema, scivoli in questa deriva senza ritorno, dello scontro quasi fisico, certamente personale e personalistico, attraverso qualsiasi arma possibile ed immaginabile, perfino quella della diffamazione a mezzo stampa o della denuncia e dell’esposto alla magistratura (italiana o sammarinese che sia). Allora dobbiamo tornare al rispetto e ad un confronto ‘alto’ sui temi politici, dimenticando ogni guerra personale o tribale.
Non è un’invocazione all’indulgenza, né una sottovalutazione delle gravi, anzi gravissime responsabilità della politica e in particolare di alcuni fra i massimi leader di tutti i partiti. Ma è ormai chiaro che solo questo diverso atteggiamento ci potrà salvare dalla peggiore delle derive, che non è né solo economica, né solo istituzionale, ma soprattutto umana, quindi etica e morale. Prima che in tanti si facciano veramente molto male.
Il Direttore di San Marino Notizie (www.sanmarinonotizie.com)
pier paolo guardigli

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