A 21 anni dalla scomparsa, avvenuta il 22 luglio 1990, l’Unione per la Repubblica ricorda Clara Boscaglia, una delle figure più autorevoli, preparate e carismatiche che la Repubblica abbia incluso nella sua storia millenaria. Statista, politica, funzionaria, intellettuale, insegnante e soprattutto sammarinese, Clara Boscaglia si è sempre e ovunque caratterizzata per coerenza e lucidità di analisi e di proposta non consuete. Anche per queste ragioni il suo pensiero e il suo impegno politico, sociale e culturale restano di assoluta attualità e di esempio ineguagliabile: dall’insegnamento impartito ai suoi allievi alla testimonianza di una donna tenace, che amava visceralmente il proprio Paese, e dotata di alto senso dello Stato, non comune allora e men che meno oggi. Ecco perché, ad oltre vent’anni, è più che mai necessario tenerne viva la memoria e “battersi e soffrire – come lei voleva – per gli ideali dell’utopia”.
Soprattutto perché – come invece temeva – “per i piccoli giochetti, per i presunti salvataggi, per le false promesse, per i facili clientelismi, per gli illusionismi da saltimbanco, per i prevedibili contorsionismi, per le conquiste parolaie, per i complici silenzi, per le prezzolate acquiescenze, per i conformismi pagati, per le ambizioni da quattro soldi, per la superficialità improvvisata, per i carismi da strapazzo, per le meschine furbizie, per le sottili perfidie, per le stupide rivalse, l’anima e l’identità di questo Paese possono anche morire di asfissia, perché la libertà tramonta”.
Nel momento in cui la sua premonizione rischia drammaticamente di inverarsi, la classe politica e i sammarinesi in generale non possono e tanto meno devono sottrarsi alla consegna di salvaguardare la storia di questa terra e delle sue persone migliori, tramutandola saggiamente in opportunità di futuro.
UNIONE PER LA REPUBBLICA
San Marino, 21 luglio 2011
- CLARA BOSCAGLIA: UNA PAROLA SULLO STATO
- Csu. I lavoratori della CAMST riuniti in assemblea