Upr: ‘Più realisti del Re’

Upr: ‘Più realisti del Re’

“Più realisti del Re”
Il capitombolo del Governo sulla gestione dell’emergenza neve rappresenta un altro suggestivo capitolo della storia di questa legislatura. Una legislatura in cui il Governo ha fallito il raggiungimento di obiettivi più volte lanciati e rilanciati. Nonostante questo la grancassa dell’allegra compagnia dei “più realisti del Re” continua imperterrita nel suo vociare. Ai numerosi flop governativi sono, infatti, corrisposti sempre più forti e convinti inni alla compattezza della maggioranza e alla sua missione salvifica. Ma chi compone l’allegra compagnia dei “più realisti del Re”? Si tratta di una schiera (non troppo larga!) di personaggi che, nonostante il dilagare dell’emergenza, mostrano una caratteristica comune: scrollare le spalle. L’importante per qualcuno di loro e’ tirare diritto e preoccuparsi di garantire i voti necessari in Consiglio. La parola d’ordine è scollinare in attesa di tempi migliori. Migliori per chi? Per il Paese? No di certo! Attendere tempi migliori per far sì che qualcuno magari possa garantirsi una più sicura rielezione data l’incertezza che aleggia sulla tenuta elettorale di alcuni partiti di maggioranza. La riprova di questo atteggiamento la si ritrova nell’attualità’ di questi giorni. Emergono, infatti, strane coincidenze tra gli incarichi assunti dall’attuale Presidente di Banca Centrale ed il circuito di relazioni che lo riguarda. Si parla addirittura del fatto che lo stesso abbia intrattenuto rapporti di consulenza con una società’ finanziaria oggetto di attenzioni all’interno di una recente iniziativa giudiziaria italiana alcuni mesi prima della sua nomina al vertice di Banca Centrale. La compagnia dei “più realisti del Re” di fronte a tutto questo ha finora scrollato le spalle dicendo che si tratta solo e soltanto di una normalità’. Una normalità’ talmente normale che, se non ci fosse stata la pubblicazione da parte della stampa di qualche stralcio di deposizione fatta dai precedenti vertici di Banca Centrale presso una Procura italiana, sarebbe passata in sordina. Peccato che in quella deposizione si parli di “pressioni ed ingerenze” che qualche esponente di questo Governo fece proprio ai precedenti vertici di BCSM (prima poi di farli sloggiare!) affinché’ non fossero fatte le ispezioni proprio nella stessa società’ finanziaria. La trasmissione di approfondimento politico “Ballarò”, nella serata di martedì 31 gennaio (data fatidica, almeno così doveva essere, per la firma con Roma!) dedica un servizio su San Marino ridicolizzandolo. La compagnia dei “più realisti del Re” ha rispolverato il classico refrain che si e’ trattato della solita trasmissione faziosa ed ideologicamente ostile al nostro governo. E, nonostante questo, la compagnia continuerà’ a fregarsene scocciandosi se c’e’ – ancora nel Paese – un po’ di opposizione che ha voglia di fare seriamente il proprio dovere chiedendo un governo di emergenza per tentare di salvare la baracca. La compagnia dei “più realisti del Re” ha già’, infatti, chiarito quale sarà l’identikit dell’alleato ideale – da scegliere accuratamente tra le fila dell’opposizione – con cui possibilmente allargare la cerchia.  Docilità, moderazione, flessibilità’ nel dare forti dosi di voti (ovviamente sottobanco e quindi nella segretezza) per sostenere il malconcio governo sono alcune delle caratteristiche rigorosamente richieste. Soprattutto dimostrando tanta pazienza e piegando il proprio mandato elettorale in funzione delle ripetitive contorsioni della maggioranza. “Politica è pazienza” diceva il Presidente Emerito della Repubblica Italiana On. le Oscar luigi Scalfaro recentemente scomparso.  Non ci pare però che di pazienza ne abbia più il Paese.
 
Unione Per la Repubblica (UPR)

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