Upr: ‘Prima di varare la patrimoniale …’

Upr: ‘Prima di varare la patrimoniale …’

“PRIMA DI VARARE LA PATRIMONIALE…”
L’applicazione di un’imposta patrimoniale, nel nostro sistema, è una scelta legittima su cui, però, continuiamo ad esprimere forti perplessità. Prima di vararla riteniamo che il Governo sia ancora in tempo per intraprendere quattro scelte che potrebbero evitarne l’adozione o che comunque sarebbero in grado attenuarne gli effetti sulle famiglie.
1) La Riforma del Catasto.
Si tratta di un elemento imprescindibile che, prima di marciare spediti verso l’introduzione di nuove tasse a carico dei cittadini, dovrebbe essere considerato prioritariamente. Dotare il paese di una moderna classificazione degli immobili adeguandola finalmente alla realtà attuale prima di operare le più adeguate scelte d’imposizione fiscale è il minimo. Settimane fa, presso la Segreteria Istituzionale, abbiamo depositato un progetto di legge di riforma del catasto. Lo abbiamo fatto per aiutare il Governo ad affrontare il tema in maniera giusta. Così come abbiamo anche garantito i nostri voti per approvare la legge con procedura d’urgenza. Siamo ancora in tempo.
 
2) La realizzazione di una sanatoria edilizia.
Occorre smontare, una volta per tutte, l’equazione: sanatoria = scorciatoia per i furbi e potenti speculatori. La sanatoria non è un tabù. Se attuata andrebbe a colpire chi ha commesso abusi edilizi che, nella totalità dei casi, riguarderebbero gli speculatori e non i cittadini che invece hanno operato nel rispetto delle leggi. Riflettiamo su un punto: quanti interventi di repressione degli abusi edilizi sono stati, in questi anni, realmente realizzati? Il problema legislativo, degli strumenti a disposizione e della loro applicabilità è forse un dogma impossibile da discutere? Non a caso il Governo uscente, nella proposta di riforma del Testo Unico, aveva individuato come possibile l’utilizzo di questo strumento. Una sanatoria, oltre a consentire un immediato recupero di risorse per il bilancio dello Stato, affiancata ad una nuova riforma del catasto, potrebbe aprire un ragionamento su nuovi interventi di tipo fiscale all’insegna dell’equità e per lo sviluppo di concerto con le parti sociali ed economiche.
 
3) La Spending Review e l’avvio di un percorso verso l’eliminazione dei privilegi nella Pubblica Amministrazione.
L’esito del lavoro del Gruppo Tecnico incaricato per la revisione della spesa pubblica è un passaggio fondamentale. Occorre sollecitare il Gruppo a presentare nei termini previsti– al Consiglio Grande e Generale – un serio piano d’individuazione delle aree di spreco e di riduzione della spesa corrente su cui intervenire immediatamente a partire dal fabbisogno del personale della Pubblica Amministrazione. I cittadini non capirebbero se, oltre ad una prospettiva che giustifichi un ulteriore sacrificio, non ci sono atti chiari e comprensibili. In questo senso occorre intervenire con atti coraggiosi eliminando alcune sacche di privilegio. A partire dall’erogazione di “pensioni d’oro” non più giustificate, allineandole a livelli accettabili dando un preciso segnale in un’ottica di equilibrio intergenerazionale.
 
4) L’adozione di un piano di sviluppo basato sulle leve della nostra sovranità con ricadute immediate nel breve – medio periodo.
L’adozione immediata di un pacchetto competitività’ per attirare nuovi investitori così come realizzato proficuamente in realtà esterne (Svizzera ed Austria ad esempio) che, nonostante la crisi globale, hanno intercettato nuovi spazi di crescita. Il rilancio del settore dei giochi della sorte, con particolare riferimento alla Giochi del Titano e al centro storico, mantenendo la posizione dominante da parte dell’Eccellentissima Camera. Una vera liberalizzazione del settore commerciale. Una riforma del mercato del lavoro che veda un sistema di collocamento pienamente adeguato alle esigenze delle imprese e di coloro che cercano lavoro. L’autonomia energetica, anche attraverso la gestione dei rifiuti, attraverso il sostegno delle tecnologie più avanzate ed eco – compatibili. Alcuni esempi concreti su cui poter intervenire subito.
Giovanni Lonfernini
Capogruppo Consigliare Unione Per la Repubblica (UPR)
San Marino, 5 aprile 2013
 

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