Upr sul report Fmi: ‘non solo piu’ tasse e piu’ tagli, ma anche politiche di sviluppo’

Upr sul report Fmi: ‘non solo piu’ tasse e piu’ tagli, ma anche politiche di sviluppo’

La relazione finale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) rappresenta, inevitabilmente, un argomento di discussione.

Nel corso del recente dibattito consigliare l’abbiamo considerata pari ad un monito per riflettere sulle criticità del sistema.

A partire da Cassa di Risparmio su cui, ora, occorre definitivamente scegliere cosa fare sia in termini di scelte di fondo che di futura “governance”.

Per noi, pero’, la ricetta proposta dall’ FMI- all’insegna del binomio “più tasse, più tagli” – non e’ la sola per affrontare l’emergenza.

Ricetta che, peraltro, l’FMI propone in maniera standard sia ad una grande nazione che ad un micro stato.

Con l’aggravio che, come dice poi lo stesso Fondo Monetario, il nostro Stato potrà vedere un po’ di luce solo con l’uscita dalla black list italiana superando lo stato di isolamento.

Passaggio, al momento, difficile da prevedere.

Se, infatti, si arrivasse ad un nuova riforma tributaria – con un aumento del prelievo fiscale – risolveremmo solo in parte il problema.

Se il debito pubblico, che oggi e’ una realtà, si manterrà costante – con un trend sempre più difficile da gestire – non supereremo facilmente questa fase.

Se la Pubblica Amministrazione, si confermerà come macchina costosa alla ricerca di una continua efficienza, la sua funzione di ammortizzatore sociale sara’ del tutto impraticabile.

Il dato che emerge nel report, infatti, e’ che non ci sono più entrate sufficienti per garantire e sostenere questo meccanismo.

Occorre urgentemente ribaltare l’impostazione dando centralità a politiche di sviluppo.

Nel corso del dibattito consigliare l’UPR ha proposto 5 punti per un progetto di rilancio da realizzare nel breve medio periodo.

5 punti per lo sviluppo del sistema che passano attraverso:

1) L’adozione immediata di un pacchetto competitività’ per attirare nuovi investitori cosi’ come realizzato proficuamente in realtà esterne (Svizzera ed Austria ad esempio) che, nonostante la crisi globale, hanno intercettato nuovi spazi di crescita;

2) Il rilancio del settore dei giochi della sorte, con particolare riferimento alla Giochi del Titano e al centro storico, da un punto di vista normativo e tecnico mantenendo la posizione dominante da parte dell’ Eccellentissima Camera.
Un settore che, se sviluppato, potrebbe fungere da apripista favorendo nuovi interventi sul settore turistico;

3) Una vera liberalizzazione del settore commerciale;

4) Una moderna riforma del mercato del lavoro che veda un sistema di collocamento pienamente adeguato alle esigenze delle imprese e di coloro che cercano lavoro;

5) L’ autonomia energetica, anche attraverso la gestione dei rifiuti, attraverso il sostegno delle tecnologie più avanzate ed eco – compatibili.

Politiche legate allo schema del “più tagli, più tasse”, dopo un quadriennio segnato da recessione, non possono essere l’unica via per la normalizzazione.

Questa la condizione – da noi posta – rispetto al dispositivo finale approvato al termine del dibattito consigliare sul Report FMI. 

 

UNIONE PER LA REPUBBLICA (UPR)

 

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