Upr sulla Centrale del latte

Upr sulla Centrale del latte

COMUNICATO STAMPA
 
La storia della Centrale del latte della Repubblica di San Marino sembra arricchirsi di un nuovo e misterioso capitolo.
UPR qualche settimana fa aveva pubblicamente manifestato preoccupazione sullo stato dell’edificio in cui ha sede quest’azienda di Stato, esprimendo perplessità sulle voci legate alla vendita dell’Azienda Autonoma Centrale del latte.
La risposta del Governo era stata lapidaria, l’esecutivo è impegnato a vendere l’azienda per la quale è già stato trovato un acquirente estero, un’azienda italiana piemontese.
Posizione da cui è nata anche una polemica a mezzo stampa fra un membro di governo e un autorevole esponente del mondo imprenditoriale.
Ma ora alla vicenda si aggiunge un altro particolare ancora più inquietante.
Governo “avrebbe” chiuso la trattativa per la cessione della Centrale del latte.
Mancherebbero solo alcuni dettagli relativi al futuro dei dipendenti il cui numero dovrebbe essere drasticamente ridotto dalla nuova proprietà.
Ricordiamo per memoria l’art.18 della Legge 174/2013 “ Dismissione attività non strategiche”.
Il Governo avrebbe dovuto “presentare entro il 30 giugno uno studio per valutare se all’interno della Pubblica Amministrazione vi sono attività non strategiche che possono essere dismesse e assegnate a soggetti privati. Lo studio dovrà essere presentato al Consiglio Grande e Generale entro il 30 giugno 2014 per un dibattito per valutare eventuali atti normativi da adottare”.
UPR rileva che a oggi:
•    non è stato elaborato alcun piano di dismissione di attività pubbliche;
•    non c’è nessun bando pubblico per la cessione della centrale del latte;
•    non ci sono delibere del Congresso di Stato per avviare trattative con soggetti privati;
•    non c’è alcun piano di sviluppo del settore agro alimentare;
•    non è stato dato seguito alla istanza d’Arengo approvata all’unanimità del CGG per commercializzare a San Marino latte fresco biologico.
Cedere un’azienda di Stato, definita con legge, non è un atto ordinario liquidabile dal governo in completa autonomia e solitudine, contattando senza alcuna pratica pubblica o trasparente soggetti esteri e decidendo valore, condizioni e destino dell’azienda e dei lavoratori.
A noi sfugge il motivo di questa segretezza e decisionismo non supportato fra l’altro da alcun tipo di piano di sviluppo del settore.
UPR ricorda che il settore dell’allevamento è un’attività portata avanti da operatori sammarinesi, sostenuto anche contributi (euro 72.200 nel 2014 per premi di produzione e premi di qualità) di Stato per sostenere il settore, contributi che indirettamente serviranno per reggere il settore sotto la nuova guida privata italiana.
Se la trasparenza è vendere a chi si vuole, senza dire niente a nessuno e tagliando fuori ogni possibile iniziative di soggetti sammarinesi Unione per la Repubblica esprime forti perplessità sulla regolarità dell’operazione e sulla utilità, anche in termini economici per la collettività.
Il gruppo consiliare di UPR presenterà nella giornata di lunedì 6 ottobre 2014 un’interpellanza in merito e attività tutte le iniziative opportune per fare chiarezza su questo argomento.
 
San Marino, 5 ottobre 2014
 
Unione per la Repubblica
 
 
INTERPELLANZA
 
Unione per la Repubblica è venuta a conoscenza di notizie in ragione delle quali il Governo “avrebbe” chiuso la trattativa per la cessione della Centrale del latte.
Mancherebbero solo alcuni dettagli sul futuro dei dipendenti il cui numero dovrebbe essere drasticamente ridotto dalla nuova proprietà.
Ricordiamo per memoria l’art.18 della Legge 174/2013 “ Dismissione attività non strategiche”.
Il Governo avrebbe dovuto “presentare entro il 30 giugno uno studio per valutare se all’interno della Pubblica Amministrazione vi sono attività non strategiche che possono essere dismesse e assegnate a soggetti privati. Lo studio dovrà essere presentato al Consiglio Grande e Generale entro il 30 giugno 2014 per un dibattito per valutare eventuali atti normativi da adottare”.
UPR rileva che a oggi:
•    non è stato elaborato alcun piano di dismissione di attività pubbliche;
•    non c’è nessun bando pubblico per la cessione della centrale del latte;
•    non ci sono delibere del Congresso di Stato per avviare trattative con soggetti privati;
•    non c’è alcun piano di sviluppo del settore agro alimentare;
•    non è stato dato seguito alla istanza d’Arengo approvata all’unanimità del CGG per commercializzare a San Marino latte fresco biologico.
Cedere un’azienda di Stato, definita con legge, non è un atto ordinario liquidabile dal governo in completa autonomia e solitudine, contattando senza alcuna pratica pubblica o trasparente soggetti esteri e decidendo valore, condizioni e destino dell’azienda e dei lavoratori.
Per tali motivazioni, il gruppo consiliare di Unione per la Repubblica interpella il Governo per conoscere:
1.    Se il Congresso di Stato ha incaricato suoi componenti ad avviare una trattativa con soggetti esteri per la cessione della centrale del latte;
2.    Se ci sono delibere del Congresso di Stato nel 2014 sul tema cessione Centrale del latte;
3.    Perché il Governo non ha attivato un bando pubblico per la cessione dell’attività;
4.    A quale valore economico la Centrale del latte sarà ceduta;
5.    Se al soggetto economico individuato saranno concesse agevolazioni normative o fiscali per aprire un’attività societaria nella Repubblica di San Marino;
6.    Se il soggetto menzionato dal Governo è stato oggetto di controllo da parte delle autorità operanti di vigilanza nel settore economico e finanziario (CLO – UCVAE – AIF);
7.    Se ci sono stati dei carteggi fra governo e soggetto interessato all’acquisto (in caso positivo si chiede di averne copia);
8.    Se negli accordi di cessione è fissata un periodo per il mantenimento della “zona bianca” nella Repubblica di San Marino;
9.    Se il Governo intende mantenere i contributi agli allevatori per la produzione di latte in presenza di un unico soggetto privato che eserciterà l’attività lavorazione del latte;
10.Quale destino avranno i dipendenti;
11.Cosa accadrà della sede della Centrale del latte;
12.Se al nuovo soggetto economico saranno ceduti i rapporti commerciali e di distribuzione in esclusiva con la pubblica amministrazione (asili, scuole, ospedale);
13.Se alla data odierna ci sono manifestazioni d’interesse formalizzate da soggetti sammarinesi.
 
 
San Marino, 5 ottobre 2014
 
Gruppo Consiliare Unione per la Repubblica
Si chiede risposta scritta
 

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