Upr: sulle problematiche Iss

Upr: sulle problematiche Iss

Tanto rumore per nulla? Così pare leggendo le dichiarazioni del governo e dei vertici ISS per spiegare la soluzione “dell’affaire disdetta contratti medici ISS”.
Unione per la Repubblica ricorda che il consigliere Marco Podeschi aveva per primo sollevato il problema il 19 gennaio con un’interpellanza in cui fra l’altro si chiedeva:
• “Se l’ISS ha disdettato contratti di personale medico e non medico al 31 dicembre 2014 e ai soggetti sottoscrittori di contratto è stata data una proroga di 90 giorni;
• Se tali disdette hanno riguardato responsabili di UO e cittadini sammarinesi;
• Se il Congresso di Stato era informato di tale decisione;
• Quali sono gli orientamenti del Congresso di Stato in materia di contratti e convenzioni all’ISS.”
Non era nostra intenzione fare polemica, ma chiarire una situazione che stava generando allarmismi e provocando tensioni. Ci fa piacere che ora, dopo anche interventi pesanti da parte di partiti di maggioranza, il tema sia stato chiuso con ampie rassicurazioni.
Vorremmo però aprire una piccola riflessione in merito vista la portata dell’argomento.
Perché a pochi mesi dalla referendum sulla libera professione del personale ISS e dall’insediamento del nuovo Direttore Generale ISS si è proceduto a un atto così forte che inevitabilmente avrebbe sollevato delle polemiche?
Quale mandato ha dato il Governo al Direttore Generale ISS nella Delibera del 29 luglio 2014 n. 17?
Al di là delle “leggende metropolitane” sulla nuova dirigenza, quale linee di sviluppo sta perseguendo?
Facciamo questa domanda poiché è evidente come l’attuale normativa ponga come unico referente della dirigenza ISS il Governo, esautorando di fatto il Consiglio Grande e Generale a cui arrivano solo i bilanci preventivi o consuntivi. La Legge 2004/165 “Riordino degli organismi istituzionali e di gestione dell’istituto per la sicurezza sociale” ha conferito una marcata autonomia alla Direzione Generale ISS in materia sanitaria, autonomia che ci pare in alcuni frangenti arrivi quasi all’autoreferenzialità assoluta.
Spesso l’opposizione si è lamenta sull’opacità delle scelte del Comitato Esecutivo ISS, permessa dalle normative e dal modello organizzativo che vede l’ente più importante per lo stato in termini di spesa e ricadute sociali gestito praticamente da una sola persona, il Direttore Generale.
UPR si chiede – anche alla luce di quanto accadendo se sia necessaria una revisione della normativa e se quanto sta accadendo all’ISS risponda alla separatezza di poteri fra amministrazione e politica. Il famoso “fabbisogno ISS” quando arriverà? UPR lo chiede già da 2 anni e alcune ultime dichiarazioni onestamente ci hanno un po’ spiazzato. L’atto ci sarebbe già dovuto essere e l’argomento era esploso anche l’anno scorso durante il caso del personale non medico precario ISS.
Non vorremmo – è questa è la nostra impressione – che sul tema ISS si combatta una battaglia sotterranea nella maggioranza, uno scontro che si evidenzia nel politichese dei comunicati di governo o partiti di maggioranza che si riverbera purtroppo su i cittadini e anche su gli operatori ISS che vivono in un regime di incertezza.
UPR si chiede se il modello gestionale è ancora adeguato alle esigenze della collettività, oppure quanto sta accadendo negli ultimi anni mostri come la legge 2004 vada modificata, aumentato la trasparenza, la rendicontabilità esterna degli organismi ISS rispetto ai cittadini e al Consiglio Grande e Generale.
L’auspicio è che nella “misteriosa verifica di governo” oltre a porre rimedio agli stessi danni fatti dal governo sostenuto dalla maggioranza che lo sta “verificando”, si parli anche di riforme che dovrebbero interessare anche l’ISS anche per esaltare la professionalità del personale che in ruoli diversi svolge un servizio di rilevanza strategica per la collettività sammarinese.
Unione per la Repubblica
San Marino, 6 febbraio 2015

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