Artigiani e commercianti a difesa delle semplificazioni e dalla burocrazia. Per U.N.A.S. e USC la riforma fiscale non deve penalizzare le piccole imprese. In questi giorni uno dei temi particolarmente sensibili per la piccola impresa è quello relativo alla riforma fiscale. E dagli stralci del progetto di legge presentato si ipotizzano i primi orientamenti. Sicuramente la prospettiva di un cambiamento radicale che coinvolga a 360° il sistema è molto probabile ma anche se ad oggi si rincorrono anticipazioni, preoccupazioni e supposizioni, nell’interesse delle imprese più piccole, riteniamo che alcuni temi debbano non essere accantonati quali strumenti per il sostegno e la semplificazione nelle realtà di dimensione contenuta. In primis il Forfettario!
Il forfettario è, e deve essere visto come uno strumento di semplificazione per l’attribuzione del reddito, finalizzato a dare una risposta in termini di sburocratizzazione a centinaia di artigiani ed a centinaia di commercianti che avrebbero necessità di maggior personale solo per una gestione contabile che non cambierebbe sostanzialmente i flussi di contribuzione fiscale, ma solo maggiori oneri strutturali..
Questo strumento per lo Stato è elemento di certezza per le entrate. Spesso dichiarano più i singoli artigiani e commercianti che le migliaia di piccole imprese societarie spesso in perdita o a bilancio nullo. Ed in questo senso che le associazioni intendono portare avanti iniziative e proposte utili alla valorizzazione di uno strumento, ancorché perfettibile, ancora oggi sostenibile ed innovativo.
Comunicato stampa Congiunto