Usc: “Tutti insieme appassionatamente? Non proprio!”

Usc: “Tutti insieme appassionatamente? Non proprio!”

Usc: “Tutti insieme appassionatamente? Non proprio!”

 

Sicuramente questa emergenza è unica, come unica è stata l’esperienza di partecipare alle tante ore di video conferenza, quasi quotidiane, con le istituzioni e tutte le parti sociali.

Ringraziamo per l’impegno e la partecipazione dimostrata dal governo e da tutte le parti.

Si potrebbe affermare “tutti insieme appassionatamente”, ma è d’obbligo fare il punto della situazione o esprimere una breve riflessione.

Purtroppo dobbiamo constatare di essere ben lungi dall’avere quella visione di insieme così necessaria in questo momento, inoltre, sono mancati i dati o proiezioni su cui basarsi per effettuare ragionamenti o valutazioni di sistema o per evitare danni ed errori a posteriori.

Da imprenditori riteniamo che qualsiasi azienda deve necessariamente eseguire un’attenta analisi dei dati affinché l’eventuale investimento risulti sostenibile. Chiediamo se lo stesso modus operandi sia stato attuato nell’emanazione degli ultimi provvedimenti da parte delle Istituzioni.

Questo Paese ha necessità di avere interventi celeri e provvedimenti non interpretabili, senza tralasciare la snellezza e semplificazione ad ogni emanazione. Chiediamo concretezza negli intenti e risolutezza dei provvedimenti.

In questo periodo crediamo che la prima vera emergenza sia la modalità con cui si gestisce la cosa pubblica. Giustamente si chiedono sacrifici di ogni genere al popolo ma crediamo, purtroppo, che non si è minimamente palesato il primo grande dovere di ogni governo e cioè perseguire o andare a prendere il maltolto a chi ha veramente prosciugato questo Paese a partire dalla Monofase, fallimenti di convenienza, sistema bancario, gestione dei fondi pensioni, ecc.

Se pensiamo che dilazionare qualche pagamento o elargire qualche agevolazione sia la panacea dei mali del momento, forse abbiamo sbagliato pianeta su cui vivere o sopravvivere, ed è uno schiaffo all’onestà intellettuale degli operatori economici e della popolazione.

Se un padre di famiglia gestisse la propria economia familiare con queste modalità sarebbe fallita ancor prima di iniziare oppure potrebbe essere un fallimento annunciato.

In conclusione, riteniamo sia arrivato il momento di chiedere ad alcune organizzazioni di dedicarsi responsabilmente a ciò che gli compete perché certe scelte o pressioni verso le Istituzioni hanno provocato danni enormi che non ci possiamo più permettere. Come la collettività deve evolversi e stare al passo con i tempi lo stesso dovrebbero farlo le organizzazioni.

 

Unione sammarinese commercio e turismo

 

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