Usl. Lavoro nero

Usl. Lavoro nero

San Marino li, 5-7-2010

Se pur non legittimo, è purtroppo palese che in tempi di crisi e di incognite economiche-politiche, il rischio lavoro-nero aumenti drasticamente. È altresì vero che il pressing a questo fenomeno distorsivo da parte dello Stato, tramite i propri servizi ispettivi, ha prodotto importanti risultati; ma quando l’organo ispettivo accerta rapporti di lavoro in nero, non è l’accertamento in sé che può rendere totalmente effettiva l’emersione, quanto l’eventuale successiva regolarizzazione tramite un protocollo che individui concretamente i passaggi per l’emersione dal nero, senza cascare in ‘sanatorie a pioggia’.
Ci vogliono anche sanzioni più incisive ed al contempo la sburocratizzazione di alcuni passaggi per l’assunzione del personale. In questo modo questo fenomeno distorsivo potrebbe essere notevolmente ridimensionato fino alla quasi totale scomparsa dello stesso. È noto che, un sistema economico-lavorativo in piena contrattura di mercato, alle prese con ‘regole nuove’ ,nel tentativo di ritrovare il proprio equilibrio se non almeno di sopravvivere, percorra a volte strade non del tutto corrette, quali anche la concorrenza sleale tramite lavoratori non regolari, danneggiando così non solo gli imprenditori ma anche i dipendenti che si attengono alle regole.
Questo è un momento difficile per il Paese tutto, ma non può essere nè una scusante per tollerare tale situazione, nè tanto meno una facile scappatoia per i soliti ‘furbetti del quartiere’.

Segretario Industria e Artigianato
Francesca Busignani

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