USL: PER I ‘VECCHI SINDACATI LE LAVORATRICI E I LAVORATORI SONO AL PRIMO POSTO?

USL: PER I ‘VECCHI SINDACATI LE LAVORATRICI E I LAVORATORI SONO AL PRIMO POSTO?

Cosa
stanno
difendendo
con
tanta
veemenza?
Credo

sia
questa
la
domanda
legittima
che
ci
si
debba
porre
alla
luce
della
presentazione
del
quinto
ricorso,
in
soli
24
mesi,
presentato
dalla
CSDL
e
dalla
CDLS
nei
confronti
della
USL,
la
nuova
Organizzazione
Sindacale
sammarinese.

La
quinta
citazione
in
tribunale,
care
cittadine
e
cari
cittadini
è
motivata
dal
fatto
che
l’USL
legittimamente
attraverso
il
suo
gruppo
dirigente,
ha
deliberato
che
per
un
certo
arco
temporale
ai
propri
membri
non
venisse
fatta
versare
alcuna
quota,
definita
volontaria.

Credo
faccia
riflettere
molto
che
in
un
momento
di
crisi
economica
come
quello
che
stiamo
vivendo,
le
due
“vecchie”
Organizzazioni
Sindacali,
pretendano
per
mezzo
di
un
ricorso
in
tribunale,
che
ai
cittadini
ed
in
particolare
agli
iscritti
venga
tolta
un’ulteriore
parte
della
retribuzione.

Non
la
definirei
propriamente
coerenza
sindacale!

Per
tornare
al
quesito
iniziale,
l’USL
si
auspicava
di
poter
avere
un
confronto
con
le
“vecchie”
Organizzazioni
Sindacali
relativamente
ai
temi
sociali,
su
tutte
le
problematiche
che
stanno
interessando
il
paese
in
questo
momento
storico,
ed
invece,
la
“vecchia”
guardia
si
ostina
ad
un
continuo
scontro
posto
esclusivamente
sul
piano
giudiziario,
peraltro
utilizzando
i
soldi
dei
contribuenti,
ai
quali
dovrebbero
chiedere
se
gli
stessi
concordano
con
l’operato
dei
loro
dirigenti.
Molto
spesso
le
due
“vecchie”
Organizzazioni
rifiutano
addirittura
convocazioni
ed
incontri
ai
vari
tavoli
Istituzionali
se
a
suddette
convocazioni
è
invitata,
legittimamente,
anche
l’USL.
Tali
rifiuti
si
ripercuotono
ovviamente
sulle
lavoratrici
e
sui
lavoratori,
dal
momento
che
i
funzionari
delle
due
“vecchie”
Organizzazioni
Sindacali
si
negano
oltremodo
ad
ogni
possibilità
di
assemblee
e
incontri
su
argomentazioni
di
interesse
comune.

Noi
dell’USL
riteniamo
che
prediligere
il
solo
mantenimento
di
posizioni
acquisite
da
ormai
troppi
anni
e
di
retribuzioni
certamente
importanti,
evitando
a
tutti
i
costi
il
confronto,
non
considerando
le
lavoratrici
ed
i
lavoratori,
come
soggetto
ed
oggetto
del
NOSTRO
LAVORO,
sia
davvero
poco
edificante
per
un
sindacalista
che
intenda
definirsi
tale.
Lo
scopo
dei
dirigenti
sindacali
non
dovrebbe
essere
il
mantenimento
delle
posizioni
acquisite
dalla
“notte
dei
tempi”
e
ritenute
intoccabili,
al
contrario
si
dovrebbe
pensare
al
miglioramento
delle
condizioni
di
vita
e
di
lavoro
delle
migliaia
di
persone
che
da
noi
hanno
scelto
di
essere
rappresentate,
soprattutto
in
uno
dei
momenti
più
bui
della
Repubblica
di
San
Marino.

La
Segreteria
Generale
USL

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