Usot: “Lasciateci lavorare”

Usot: “Lasciateci lavorare”

Usot: “Lasciateci lavorare”

In previsione dell’emanazione di un nuovo decreto legge, quanto previsto dal dl 4/2021 resterà in vigore fino alle ore 5.01 del 1° febbraio 2021, vogliamo sensibilizzare il governo affinché consenta di allungare l’orario di apertura con servizio al pubblico in presenza per bar e ristoranti almeno fino alle ore 22 e permetterci, quindi, di tornare a lavorare regolarmente.

La ripresa dei contagi da Covid-19 che si è registrata in Italia e in Europa ha dimostrato che le chiusure imposte per legge tanto in Italia quanto a San Marino nel periodo natalizio si sono rivelate inefficaci. D’altronde, è impossibile non vedere (a meno che non lo si voglia) che con le attività ristorative chiuse di sera le persone si riuniscono comunque a casa di amici e parenti, senza rispettare le disposizioni previste per evitare di trasmettere il contagio che, invece, sono rigorosamente seguite all’interno dei locali pubblici (uso mascherina, distanziamento, ecc.); disposizioni protettive e di prevenzione per le quali, fra l’altro, sono stati fatti costosi investimenti da parte dei titolari proprio per adeguarsi alle norme susseguitesi ormai da un anno a questa parte.

Inoltre, non riusciamo a comprendere il motivo per cui vengano valutati diversamente i rischi di contagio di persone che frequentano bar e ristoranti rispetto a quelli di chi, attualmente, può liberamente frequentare altre attività od usufruire di servizi in cui risulta impossibile evitare l’utilizzo promiscuo di oggetti e spazi (anche in presenza contemporanea di un numero cospicuo di persone).

Vogliamo, assolutamente, che ogni sforzo sia finalizzato a far sopravvivere più aziende possibili e salvaguardare quanti più posti di lavoro possibile ed è per questo motivo che chiediamo al governo di prevedere, fin dal prossimo decreto legge appunto, di permettere a tutte le attività ristorative di rimanere aperte e servire i clienti in presenza fino alle 22 nel massimo rispetto delle norme attualmente previste per impedire possibili nuovi contagi ed incentivando, come sempre abbiamo fatto, controlli puntuali e oggettivi a tutte le attività per verificare il rispetto di quanto previsto dalla legge.

Mentre tarda ulteriormente il più volte preannunciato decreto “ristori” sammarinese, l’Agenzia delle Entrate italiana (quindi il ministero per l’economia e le finanze italiano) il 9 gennaio scorso ha comunicato di aver inviato tutti i bonifici automatici del “decreto Natale” per oltre 628 milioni di euro e che in totale l’Agenzia ha erogato più di 10 miliardi di euro di ristori e contributi a fondo perduto.

Infine, non meno importante sia dal punto di vista della salute di tutti i nostri concittadini sia per un più veloce e rapido ritorno a una “normalità” che permetterebbe anche una accelerazione della ripresa economica, abbiamo rappresentato al governo la nostra grande preoccupazione ed amarezza per l’incertezza che regna sulle vaccinazioni. Un piano vaccinale che, in assenza di vaccini, è scritto sulla sabbia. Una partita che doveva essere giocata, contemporaneamente, su velocità ed efficienza per produrre quelli effetti positivi atti a favorire un ritorno a una prospettiva migliore per quanto riguarda la salute e conseguentemente l’economia.

 

Unione sammarinese operatori del turismo

 

 

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