Valconca: 15 ettari di terreno andati in fumo. Corriere di Romagna

Valconca: 15 ettari di terreno andati in fumo. Corriere di Romagna

Corriere di Romagna: Le fiamme bruciano Valconca e San Bartolo. DUE CANADAIR CONTRO GLI INCENDI. A Pianventena inceneriti 15 ettari di terreno Per entrambi i roghi si sospetta un atto doloso.

Dal San Bartolo alla Valconca, le fiamme minacciano l’ultimo sabato di agosto. E per spegnere gli incendi arrivano i Canadair. L’emergenza incendi non è ancora andata in vacanza, a tre giorni di distanza dall’ultimo rogo, i terreni a fianco al Conca bruciano ancora: 15 ettari di terreno inceneriti in poche ore ieri pomeriggio. E in entrambi i roghi si sospetta ci sia la mano dell’uomo. «Non necessariamente un piromane – sottolinea Aldo Terzi, comandante del Corpo forestale dello Stato – basta un comportamento scorretto, come bruciare le sterpaglie nel proprio terreno, ad innescare l’incendio. Con questo tempo, il vento caldo e l’erba ormai totalmente secca ci vuole un attimo».
Le prime fiamme sono divampate verso le 14 sull’argine destro del fiume Conca, nei pressi di un orto, poco distante dalla zona bruciata giovedì scorso, nella zona di Pianventena, tra San Giovanni in Marignano e Morciano. Sul posto due pattuglie della Forestale che ha coordinato gli interventi di vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri e dei numerosi volontari. Fondamentale per spegnere le fiamme, in serata, l’intervento di due Canadair (uno dei quali ha effettuato lanci anche sul San Bartolo) fatti venire da La Spezia e Olbia, visto anche che l’elicottero della Forestale era impegnato a Parma per spegnere un altro incendio. Le lingue di fuoco si sono spostate dalla destra alla sinistra del fiume, lambendo abitazioni, il tiro al piattello e una villa dove erano in corso
i festeggiamenti per un matrimonio. Per tutti è stato necessario approntare una linea di difesa ed evitare così l’evacuazione delle abitazioni. In serata tutti i focolai erano stati spenti ma la zona è rimasta sotto sorveglianza per controllare che il vento caldo non rianimasse le fiammelle.
Sul San Bartolo, devastato da tre incendi la scorsa estate, il rogo è partito nel primo pomeriggio nei terreni che costeggiano lo svincolo che dalla Statale porta a Gabicce Monte. Fondamentale, per il pronto intervento delle squadre d’emergenza, è stato l’allarme lanciato tempestivamente dalla squadra boschiva dei vigili del fuoco, che stava pattugliando proprio quella zona. Anche sul San Bartolo, in serata l’incendio, che ha bruciato una superficie di circa 22 ettari, è stato domato. Si esclude che ad appiccare le fiamme sia stato un piromane. «Le fiamme si sono propagate da un unico punto – spiega il sindaco di Gabicce Corrado Curti – Riteniamo che si sia trattato più che altro di qualche persona che in maniera distratta ha lanciato dalla propria auto un mozzicone di sigaretta ancora acceso. Il vento e il garbino hanno fatto il resto».

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