Valeria Ciavatta in risposta a Paolo Rondelli

Valeria Ciavatta in risposta a Paolo Rondelli

A tutela della mia onorabilità personale e professionale, sono costretta a rispondere al pensante attacco personale di Paolo Rondelli, in merito alla mia recente nomina temporanea di dirigente dell’Ufficio del Registro e Conservatoria.

Rondelli chiede: “se il neo direttore dell’Ufficio del Registro ha fatto il concorso come tutti gli altri dirigenti nominati da gennaio 2015 oppure è arrivata a quel ruolo con una delibera specifica senza passare alcuna selezione pubblica?”

Risposta: mi è stata conferita una sostituzione temporanea in attesa di espletare  la selezione. Non è vero che “tutti gli altri dirigenti nominati da gennaio 2015” hanno fatto i concorsi e non è vero che per la posizione di Dirigente dell’Ufficio del Registro è stata adottata “una delibera specifica”. Al contrario, con la delibera n. 2 del 27/04/2015 sono state assegnate tutte quelle dirigenze (circa 25) che scadevano il 30/04/2015: per molte di esse la durata è triennale, e senza selezioni, per poche, come la mia, la durata massima è di 14 mesi ed è appunto previsto l’espletamento delle operazioni di selezione. L’incarico mi è stato assegnato per sostituzione essendo l’unico Esperto laureato in organico presente nell’Ufficio, peraltro con funzioni di Vice Direttore. E’ evidente che Rondelli, su circa 25 posizioni presenti nella delibera, si scaglia solo contro la mia.

Dice ancora Rondelli aspramente “forse quell’ex Segretario di Stato non è stata nominata Dirigente honoris causa, forse non è quel ex SS che ha architettato la grande riforma, non è quel ex SS che rientrando al posto di ruolo si è vista spianata la strada dalle dimissioni (forzate?) seguite da trasferimento del Dirigente in carica?”.

Risposta: nessuna honoris causa. Sono dipendente dell’Ufficio dal 1984 a seguito di concorso pubblico e credo di essere l’unico giurista della PA rimasto da sempre nella posizione di partenza. Nel 2013 sono rientrata nella mia precedente ed unica posizione di Esperto all’8° livello. Macchè strada spianata! Dopo 31 anni dal concorso sono nominata dirigente per un anno di sostituzione e se ne deve mettere in dubbio la correttezza? E per di più si fanno speculazioni sulle persone? Avrei di gran lunga preferito, sia per l’ufficio che personalmente, che la collega Elena Gasperoni, che ha chiesto ed ottenuto di essere distaccata all’Avvocatura di Stato, peraltro prima ancora che il Governo decidesse sulle dirigenze, fosse rimasta a collaborare insieme come prima. Chiunque può chiedere al personale dell’ufficio conferma. Sono dunque ingiuste e infondate le speculazioni al riguardo. Non credo che Rondelli possa apprezzare le mie competenze professionali, ma non accetto che si mettano in discussione. Di sicuro ha il dente avvelenato contro di me perché, da Segretario agli AAII, avevo superato i trattamenti ad personam parificando i contratti dei dirigenti e relative retribuzioni. E, visto che lui aveva un contratto dirigenziale da favola tagliato su misura, ne ha subito le conseguenze come altri privilegiati. Ora è la legge a prevedere come devono essere fatti i contratti dirigenziali e le retribuzioni sono regolate da un decreto.

Rondelli, Direttore degli Istituti Culturali, Ambasciatore di San Marino negli USA e non ricordo quale altro incarico abbia ricevuto con delibera,  denuncia una presunta incompatibilità tra la posizione dirigenziale e quella di Consigliere.

Risposta: sulle incompatibilità Rondelli dovrebbe essere ferrato, considerato il suo cursus honorum e gli incarichi plurimi. Ma il suo contegno non mi sembra adatto né per un Ambasciatore né per un dirigente dello Stato! Non è la prima volta che la carta delle presunte incompatibilità viene giocata solo per attaccare qualcuno a livello personale: lui si scaglia contro presunte incompatibilità dei Consiglieri, altri – anche di recente – hanno sollevato la presunta incompatibilità di alcuni dirigenti a causa della professione esercitata dal coniuge, altri ancora hanno ritenuto che dovrebbe esserci l’incompatibilità per i diplomatici. Tanto più che l’Ambasciatore rappresenta addirittura il Governo ed il Consigliere il popolo (da cui è stato anche eletto). Ma, come dimostra l’attacco, la faziosità è nelle persone non nella carica che ricoprono. Non ho proposto io le norme vigenti sulle incompatibilità. In ogni caso, rassicuro che l’Ufficio del Registro (che evidentemente Rondelli non conosce) non è un corpo di polizia come sembrerebbe da quello che ha scritto! Anzi, tra le attività non vi sono atti meramente discrezionali,  i controlli sono esercitati solo sui repertori ed atti notarili e carta canta: tutto è scritto, registrato, tracciato, verificabile ed impugnabile con speciale e rapida procedura. Potrò avere tanti difetti, ma sono una lavoratrice, rispetto i miei colleghi ed i miei superiori, conosco il lavoro e le materie trattate, non ho mai approfittato dei ruoli ricoperti al servizio dello Stato e dirò di più: nell’Ufficio non gestisco nulla da sola, ma condivido qualunque attività con i colleghi o altri funzionari pubblici.

Valeria Ciavatta

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