Chi si allea col Psd deve sapere che gli accordi di programma possono saltare a seconda degli interessi dei diversi soggetti che sono rappresentati nel partito. Così Mario Venturini in una intervista a R. Geminiani di La Tribuna Sammarinese in cui denuncia le difficoltà che il suo partito ha dovuto affrontare proprio nei rapporti con il Psd: se è stato possibile governare in questi due anni, lo si deve all’intesa su problemi importanti con Su, che hanno permesso di combattere i comportamenti del Psd.
Insomma quello del Psd è un partito poco coeso in cui ogni gruppo, e sembrano non essere pochi, ha obiettivi diversi.
Si meraviglia Venturini che, alla luce di questa realtà di cui anche Ddc e Su devono essersi per forza resi conto, questi due partiti abbiano accettato di legarsi mani e piedi al Psd per mettere in piedi una maggioranza risicatissima, con toppe su toppe, con rinunce e controrinunce, pur di rimanere incollati alle poltrone, rivelandone un attaccamento che nulla ha a che vedere con il governo del Paese.
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