Verrà presentata venerdì a Borgo Maggiore (San Marino) una ricerca sulla figura dell’insegnante di sostegno

Verrà presentata venerdì a Borgo Maggiore (San Marino) una ricerca sulla figura dell’insegnante di sostegno

Le scuole e il territorio di San Marino fra inclusione e insegnanti di sostegno al centro di una ricerca universitaria elaborata dall’Ateneo sammarinese.

“Una ricerca dal titolo ‘L’insegnante di sostegno nella realtà sammarinese’, elaborata dall’Università degli studi della Repubblica di San Marino attraverso dati, questionari, interviste e focus group che hanno coinvolto 195 figure fra dirigenti scolastici, docenti presenti e passati, rappresentanti istituzionali e dei servizi socio-sanitari, ragazzi con disabilità, famiglie ed esponenti dal mondo delle associazioni, verrà presentata venerdì 1° dicembre nell’ambito di un convegno sul tema in programma al Teatro Concordia di Borgo Maggiore”, si legge in una nota dell’Ateneo del Titano.

Il progetto, “coordinato da Arianna Taddei, docente dell’Università di Macerata, ripercorre fra le altre cose l’intero percorso del Titano, iniziato negli anni ’60, nell’ambito dell’inclusione, ‘cioè l’insieme dei processi di accoglienza e partecipazione che permettono a chiunque di venire accolto nella scuola, così come in tutti gli altri contesti educativi e sociali di un territorio, indipendentemente da qualsiasi difficoltà o svantaggio, nonché provenienza sociale o etnica. Quello restituito – precisa la Taddei – è dunque un lavoro di grande attualità e di portata internazionale, che indica il Titano come Paese all’avanguardia nel panorama europeo grazie a processi di inclusione molto avanzati’”.

Lo studio, “curato insieme alla ricercatrice dell’Ateneo sammarinese, Elena Mularoni, offre inoltre una panoramica sulla situazione attualmente presente in repubblica dentro e fuori i confini scolastici, evidenziando dinamiche virtuose e criticità: ‘In questo senso – anticipa la Taddei – insieme ai traguardi raggiunti è emerso un vuoto che inizia proprio dove la scuola finisce. Cosa fa un ragazzo con disabilità, per esempio, nel tempo libero dopo il suono della campanella? Questo è un ambito in cui devono intervenire politiche inclusive, non solo scolastiche ma anche sociali’”.

“Non a caso, gli interventi previsti nella cornice del convegno, in programma anche sabato 2 dicembre, allargano la prospettiva coinvolgendo la Federazione sammarinese sport speciali, la Federazione sammarinese giuoco calcio e l’Istituto per la sicurezza sociale con il Servizio Minori e il Servizio Disabilità e Assistenza Residenziali. Voce inoltre all’Associazione sammarinese dislessia, Centro anch’io, Batti Cinque e InVolo”, sottolinea l’Università degli studi della Repubblica di San Marino.

“Occorre rafforzare la rete – suggerisce infine la Taddei – investendo su quello che succederà ai ragazzi quando non avranno più il supporto dei genitori e interrogandosi sui ponti che possono essere costruiti fra la scuola e altre realtà per far sviluppare autonomie e competenze”.

“Il convegno, dal titolo ‘Realtà e prospettive dell’inclusione nel sistema formativo della Repubblica di San Marino’, è organizzato insieme al Dipartimento Istruzione e si rivolge principalmente al personale delle scuole, categorie, sindacati e interessati. L’ingresso è libero. Previsti gli interventi di accademici dagli Atenei di Urbino e Bolzano, nonché dall’Università di San Marino. Fra loro Luigi Guerra, direttore del dipartimento di Scienze Umane”, chiosa l’Ateneo sammarinese.

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