Visita del vescovo Lambiasi all’ospedale di Santarcangelo

Visita del vescovo Lambiasi all’ospedale di Santarcangelo

Nell’ambito della visita pastorale che sta effettuando (dal 14 al 21 maggio) a Santarcangelo, il Vescovo di Rimini, Sua Eccellenza, Monsignor Francesco Lambiasi, si è recato ieri mattina all’Ospedale “Achille Franchini”.

Il presule è arrivato alle ore 10.30, accompagnato dall’assessore ai Servizi Sociali e Sanitari del Comune di Santarcangelo Stefano Coveri, dopo aver fatto visita alla casa protetta “Suor Angela Molari”; è stato accolto dal cappellano dell’Ospedale, Don Pietro Ceccarini, e dai vertici del nosocomio: il direttore medico Stefano Busetti e la dottoressa Catia Drudi della Direzione Medica Ospedaliera.

Si è recato dunque al reparto gestito dalla clinica  “Luce sul mare”, accolto dalla presidente Elena Mercutelli, dal direttore sanitario Cosimo Argentieri, dal responsabile del reparto Mario Loffredo, dalla coordinatrice infermieristica del reparto e da tutto lo staff medico, tecnico ed inferimieristico.

Sono state raccolte testimonianze di un ricoverato e di un’infermiera ed in seguito il Vescovo ha rivolto ai presenti parole di speranza e conforto.

Ha poi visitato i degenti impossibilitati ad alzarsi nelle loro stanze e tutti gli ammalati che svolgevano terapia fisica in palestra.

Alle ore 11.15 il corteo si è spostato nel reparto di Chirurgia: dopo la benedizione del reparto Monsignor Lambiasi ha visitato, anche in questo caso, gli ammalati impossibilitati ad alzarsi ed è andato a benedire la sala operatoria.

Quindi i reparti di Medicina – Lungodegenza e Post acuti dove ha ascoltato la testimonianza della madre di un ricoverato da tanti anni in lungodegenza, e quella di un’infermiera della medicina: per tutti, parole di conforto e gioia.

Qui il Vescovo ha incontrato i direttori delle Unità Operative di Medicina – Lungodegenza Giorgio Ioli, del Post acuti Antonella Dionisi e del Servizio trasfusionale Simonetta Nucci, il coordinatore infermieristico Roberto Racis, il presidente delle Avis comunale e provinciale. Quindi il commiato.

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