Visita ufficiale Reggenza all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa

Visita ufficiale Reggenza all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa

La Reggenza è intervenuta oggi a Strasburgo davanti all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa riunita in questi giorni per la sua prima sessione annuale. Presente la delegazione composta dai Segretari di Stato per gli Affari Esteri, per la Giustizia, per la Cultura, per il Turismo, e dai funzionari diplomatici sammarinesi.
In un emiciclo che ha accolto oltre 300 parlamentari dei Paesi Membri e dei vertici istituzionali dell’importante forum di dialogo democratico paneuropeo, i Capitani Reggenti, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, si sono avvicendati nella lettura di un ampio e articolato intervento, toccando le principali sfide che richiedono una mobilitazione globale dei 47 Stati, e riaffermando i valori cardine dell’Organizzazione di Strasburgo, rappresentati dai diritti umani, dalla democrazia e dallo stato di diritto. Al termine dell’intervento, la Reggenza ha risposto ad una serie di domande poste dai rappresentanti dell’Assemblea Parlamentare su temi di respiro internazionale ed anche relativi alla collocazione sociale, economica e culturale di San Marino nel contesto europeo, con particolare riferimento al ruolo dei piccoli Stati nel processo di integrazione in atto.
Accolti dal Presidente dell’Assemblea Parlamentare, Pedro Agramunt, e dal Segretario Generale, Wojciech Sawicki, sono stati invitati ad apporre la propria firma sul Libro d’Oro destinato alla presidenza di turno e a lasciare un proprio messaggio, che ha richiamato, tra l’altro, il valore per la Repubblica del dialogo democratico permanente che l’Assemblea promuove e che costituisce lo strumento essenziale e proficuo per salvaguardare i diritti e le libertà dell’uomo. E’ quindi seguito un colloquio con lo stesso Presidente dell’Assemblea Parlamentare, che ha consentito di confermare l’impegno della Repubblica di San Marino nei confronti del Consiglio d’Europa e dei suoi valori fondamentali al cospetto dell’Assemblea Parlamentare, definita “la nobile casa della democrazia europea”.
In seguito alla più recente ratifica parlamentare della Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, la Reggenza ha depositato i relativi strumenti di ratifica nelle mani del Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland. Al riguardo, nell’ambito di un amichevole e proficuo colloquio anche alla presenza del Segretario Generale Aggiunto, Gabriella Battaini-Dragoni, Jagland ha espresso sentimenti di compiacimento nel riconoscere i passi compiuti dalla Repubblica nella materia trattata dalla Convenzione; ha altresì dichiarato che da oggi un ulteriore Paese, paladino dei diritti umani, si unisce all’incisiva azione di contrasto nei confronti di una piaga sociale di dimensioni allarmanti.
L’intensa mattinata dei Capi di Stato è proseguita con l’incontro con il Presidente del Congresso dei Poteri Regionali e Locali del Consiglio d’Europa, Jean-Claude Frécon, e con il Commissario dei Diritti Umani, Nils Muižnieks.
La mattinata si è formalmente conclusa con l’inaugurazione della mostra fotografica “Sarajevo capitale d’Europa: vent’anni dopo”, alla presenza, tra l’altro, dell’Ambasciatore sammarinese presso la Bosnia-Erzegovina, Michele Chiaruzzi, e degli artisti Vittorio Giardi e Gabriele Mazza.
Nel pomeriggio la Reggenza è stata accolta al Palazzo dei Diritti dell’Uomo dal Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con il quale si è svolto un cordiale colloquio alla presenza del Giudice sammarinese alla Corte, Kristina Pardalos. Fra i temi affrontati anche le ultime adesioni della Repubblica ai principali strumenti operativi della Corte e lo stato d’avanzamento dei ricorsi presentati innanzi ad essa.
Quella oggi è stata una visita di valore e significato indiscussi per l’autorevole delegazione sammarinese e per la Repubblica di San Marino; nei principi e nell’azione incessante svolta dall’Assemblea Parlamentare e da tutti gli Organismi del Consiglio d’Europa, la stessa Repubblica riconosce infatti i suoi stessi caratteri identitari e ad essi si ispira costantemente nell’impegno profuso a livello nazionale e internazionale.
San Marino, 28 gennaio 2016/1715 d.f.R.

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