L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 5/03/2007 (La cancrena che distruggerà il
paese)
L’Accordo di Cooperazione Italia-San Marino nella formulazione
2005 equivale a una resa incondizionata all’Italia. L’Italia ne fu tanto
soddisfatta da impegnare il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini a venirlo a
firmare sul Titano. In cambio San Marino (governo Dc-Psd) cosa avrebbe ottenuto?
Tolleranza ad aprire un casinò con certi partner fra cui Casinos Austria.
Alla firma del trattato non si arrivò: Fini ebbe un contrattempo
e la Dc cambiò idea.
In seguito in Italia e a San Marino i governi mutarono. Il che
indusse a sperare di poter ripartire a trattare su basi nuove: che non si
parlasse più né di casinò né di accordo di cooperazione, almeno nella
formulazione Fini.
Versante sammarinese. Il governo Psd-Ap-Su non ha allontanato
l’ombra del casinò. Anzi ha ufficializzato il progetto istituendo l’Ente di
Stato dei Giochi, che consente a Casinos Austria e consimili di presentarsi allo
scoperto.
Versante italiano. Vincenzo Visco impone subito il testo Fini.
Come Fini sa di avere a che fare con interlocutori disposti a cedere su
sovranità ed economia in cambio di tolleranza sui giochi. Come Fini ne
approfitta.
Di fatto i governanti nostri attuali agiscono come i precedenti.
Antepongono gli interessi di Casinos Austria e consimili, vecchi e nuovi, alla
sovranità ed alla economia vera. Di diverso c’è che per calmare le proteste del
mondo economico, ne chiameranno i vertici al tavolo della spartizione. Quanto
alla sovranità, perché preoccuparsene? Quelle erano – ritardate – pruderie della
Dc.
Ap ed Su (ed altri) a ragione avevano indicato nei giochi la
cancrena che distruggerà il paese.
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