Il Sole 24 Ore parla di “Paradiso San Marino: prime bocciature internazionali e moral suasion dell’Italia”

Il Sole 24 Ore parla di “Paradiso San Marino: prime bocciature internazionali e moral suasion dell’Italia”

“Residenze atipiche: il Titano inanella leggi che consentono a pensionati, ciclisti, artisti, proprietari di navi e yacht e a chi ha tanti soldi, di pagare imposte molto basse. Prime bocciature internazionali e moral suasion dell’Italia”.

È questo il sottotitolo dell’approfondimento pubblicato da Il Sole 24 Ore oggi a firma di Roberto Galullo, giornalista che si è occupato a lungo di San Marino in passato, in particolare in caso di indagini giudiziarie e scandali finanziari.

Il giornalista italiano parla degli incentivi fiscali che il Titano ha introdotto negli ultimi anni per attirare in territorio cittadini stranieri facoltosi e i loro denari.

Galullo parla di “benefici fiscali ad armatori, sportivi e professionisti stranieri obbligati a risiedere in resort” senza avere “porti, gare internazionali proprie e – men che meno – strutture ricettive per vip. Ebbene, San Marino riesce ad offrire contemporaneamente tutto questo. E altro ancora, tanto che molti si chiedono sul Titano se non stia tornando ad essere un paradiso fiscale a tutto tondo, a dieci anni esatti dalla cancellazione del Paese dalla black list italiana“.

Viene riportata la lettera aperta dell’ex Segretario di Stato agli Affari esteri Antonella Mularoni, in cui manifesta le sue «fortissime preoccupazioni» per quanto si sta verificando a San Marino nell’ultimo periodo. Il giornalista scrive che “a quanto risulta al Sole 24 Ore, in Italia le antenne si sono alzate dopo un periodo di lungo dormiveglia”.

Si parla in particolare di “un sollecito dello Stato italiano a rivedere in alto l’asticella dei requisiti” per le residenze atipiche per pensionati. “L’Italia vuole vederci chiaro sulle iniziative tributarie assunte dal Titano negli ultimi anni, che sembrano essere sfuggite di mano. Per ora è una moral suasion. Per ora, appunto”.

Galullo ironizza poi sul registro navale sammarinese attivo dal 2021 che “offre soluzioni di registrazione in massimo 72 ore, economiche e anche online per gli armatori internazionali di navi mercantili, da crociera, yacht privati e commerciali che vogliano battere la bandiera sammarinese”. Si parla degli “schemi di tassazione su misura, peraltro allargati dal 2023 anche alle società sammarinesi che effettuano trasporto marittimo di persone, cose o altre attività commerciali marittime. E così, fioriscono anche decine di siti che promuovono e garantiscono la possibilità di ottenere la bandiera sammarinese in un men che non si dica”.

Viene citata poi la decisione della Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti (Itf) di includere San Marino nella lista di registri di “bandiera di comodo”, vale a dire una nave battente bandiera di un Paese diverso dalla sua effettiva proprietà.

Steve Trowsdale, coordinatore dell’ispettorato, ha dichiarato: «Deve esserci un legame genuino tra il vero proprietario di una nave e la bandiera che batte. Troppo spesso gli ispettori dell’Itf sono costretti ad affrontare il terribile trattamento dei marittimi a bordo delle bandiere di comodo, tra cui salari miseri, condizioni igieniche precarie e una mancanza di acqua potabile. Le bandiere di comodo forniscono essenzialmente una scappatoia per lo sfruttamento dei marittimi».

“Niente – scrive Galullo – nessuna reazione alla notizia sul Titano, seppur sollecitata dal Sole 24 Ore. Anzi. Sul sito del Registro navale si legge la rivendicazione che «San Marino batte bandiera bianca e il registro prevede ispezioni limitate delle sue navi da parte dello Stato di approdo». Della decisione dell’Itf, sul Titano, non sono informati neppure i sindacati, come ha verificato direttamente il Sole 24 Ore poche ore fa con la Confederazione sammarinese del lavoro”.

Si passa poi alle residenze atipiche che prevedono “un’imposta del 7% sui redditi prodotti all’estero per i residenti, con un importo minimo di 10mila euro e un massimo di 100mila. Questa imposta sostituisce quella sui redditi delle persone fisiche e offre un trattamento fiscale favorevole ai redditi stranieri di chi sceglie di risiedere in Repubblica per la prima volta, provvedendo in modo autonomo alla propria cura sanitaria e siglando un contratto preliminare per l’acquisto o l’affitto di un’abitazione”.

Residenze che hanno richiamo diversi sportivi, ciclisti in primis. Il Sole 24 Ore ha calcolato che “54 ciclisti – tutti italiani ad eccezione di un danese, un messicano, un australiano, un colombiano e un costaricense – hanno chiesto e ottenuto per il momento di risiedere a San Marino. I numeri sono in crescita”.

Ma si stanno unendo anche “motociclisti e piloti automobilistici non ancora di primissimo piano ma che rappresentano l’avanguardia di una nuova ondata. Inoltre, cominciano a figurar anche artisti e sportivi dell’atletica leggera e altri sport”.

Viene quindi elogiata la scelta di Damiano Caruso che prima ha avanzato la richiesta di residenza sul monte per poi fare retro front.

 

Il giornalista si sposta da una iniziativa legale, come le residenze elettive, ad una illegale come la maxi-truffa dei veicoli fatti risultare falsamente acquistati a San Marino per evadere l’Iva italiana.

“Il Governo italiano – scrive Galullo – ha stimato un ammanco per le proprie casse erariali di circa 9.680.000 euro per il 2021, 32.780.000 per il 2022, 16.940.000 per il 2023 (fino a luglio) e ha sottolineato la prudenza della stima «poiché tiene conto esclusivamente dei veicoli immatricolati a nome di soggetti passivi Iva, senza considerare le immatricolazioni effettuate da soggetti evanescenti intestando direttamente il veicolo alla persona fisica acquirente finale». Ricordiamo che una circolare dell’Agenzia delle Entrate del 16 febbraio 2024, dando seguito alla legge di bilancio 2024, ha stabilito per l’acquisto di auto sul Titano, l’anticipo dell’Iva, proprio per evitare le frodi”.

Vengono citate le interrogazioni a proposito di Repubblica Futura e movimento Rete.  Il giornalista dice di essere in possesso della “risposta fornita dal Governo sammarinese e la tabella acclusa” seppure non siano state pubblicate sul sito del Consiglio.

Non poteva mancare poi il riferimento alle residenze fiscali non domiciliate, che prevedono la possibilità “di rilasciare un permesso temporaneo di soggiorno per un minimo di 30 giorni e un massimo di 150 durante l’anno solare. Enormi i vantaggi fiscali grazie ad un’imposta sostitutiva di 10mila euro.

I soggetti interessati sono obbligati a soggiornare in alberghi a 5 stelle che, però, a San Marino non esistono. Un problemino facilmente risolvibile con una circolare del 21 febbraio del Dipartimento per gli Affari esteri che politici e sindacalisti, in quasi tre mesi, non sono riusciti, però, ancora a decifrarne la portata”.

L’approfondimento si chiude con le parole del movimento Rete: “«Siccome il Paese è piccolo e più o meno ci si conosce tutti, pare quasi di leggere in filigrana il nome e il cognome delle società che rientrano nella circolare e che, oltre ad esercitare nel campo dell’ospitalità turistica, hanno ville extra lusso da affittare a qualche Paperone. Ormai è chiaro l’intento: ritornare al modello offshore che ci ha portato solo scandali e debiti, cancellando con un tratto di penna la trasparenza e la credibilità così faticosamente conquistate».

Il cerchio si chiude” commenta concorde il giornalista.

 

Davide Giardi

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