Rete sulle residenze fiscali non domiciliate a San Marino: “Sono la parte peggiore del Distretto economico speciale che noi abbiamo fatto bocciare e ritirare”

Rete sulle residenze fiscali non domiciliate a San Marino: “Sono la parte peggiore del Distretto economico speciale che noi abbiamo fatto bocciare e ritirare”

“La Democrazia cristiana ci riprova nonostante, lo scorso anno, il Consiglio sia rimasto bloccato per tre mesi sui due articoli confezionati dal segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, per far rientrare dalla finestra ciò che era stato fatto uscire dalla porta, ovvero le residenze fiscali non domiciliate”.

Lo dichiara Rete, che successivamente definisce in una nota le residenze fiscali non domiciliate “la parte peggiore del Distretto economico speciale che Rete, quando ancora faceva parte del governo, aveva avuto la forza di far bocciare e ritirare”.

“In quel momento, la necessità impellente di approvare la Variazione di bilancio, ha portato la Democrazia cristiana a fare marcia indietro, facendole accettare l’emendamento per posticipare al 31 dicembre l’entrata in vigore delle residenze fiscali non domiciliate e al 31 marzo 2024 la possibilità di richiedere la Residenze fiscali non domiciliate in alberghi a 5 stelle o di categoria superiore – racconta Rete -. In pratica: la norma diventava inapplicabile non essendoci ad oggi alberghi a 5 stelle a San Marino. La legge c’era, ma sarebbe stato impossibile attivarla”.

E ancora: “In questi giorni però il metodo Dc ha colpito ancora e il cerino è passato in mano al segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, che, attraverso una circolare del dipartimento Affari Esteri, ha impacchettato un’interpretazione estensiva degli ‘standard qualitativi inquadrabili nelle primarie classi di categoria per clientela di elevata fascia economica’, che va ben al di là di quanto previsto dalla legge”.

“Siccome il Paese è piccolo e più o meno ci si conosce tutti, pare quasi di leggere in filigrana il nome e il cognome delle società che rientrano nella circolare e che, oltre ad esercitare nel campo dell’ospitalità turistica, hanno ville extra lusso da affittare a qualche Paperone”, manda a dire Rete.

“Così un governo attaccato alle poltrone e agli affari loschi ha voluto portare avanti una norma che nessuno voleva, accettando prima una mediazione perché messo alle corde e cercando poi di superare l’impasse con un sotterfugio amministrativo emanato tramite circolare, che, nella gerarchia delle fonti, non può modificare una legge! Ormai è chiaro l’intento della Dc e dei suoi alleati: ritornare al modello off shore che ci ha portato solo scandali e debiti, cancellando con un tratto di penna la trasparenza e la credibilità così faticosamente conquistate. Altro che progettare il futuro… Chi vuole fare il prossimo governo è avvertito!”, asserisce infine Rete.

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