San Marino. Confische, oltre 30 milioni di euro allo Stato, Antonio Fabbri

San Marino. Confische, oltre 30 milioni di euro allo Stato, Antonio Fabbri

Confische, oltre 30 milioni di euro incamerati dallo Stato solo nel 2019

Antonio Fabbri

C’è chi vorrebbe fare da subito azioni di sindacato verso i magistrati scomodi, chi grida allo scandalo verso giudici che fanno valere, non tanto i loro diritti che già basterebbe, ma la separazione dei poteri. E poi c’è chi li vorrebbe cacciare. Senza contare che c’è chi ha dato ai giudici dei “golpisti” usando un mix di affermazioni false, illazioni non provate, insinuazioni.

Insomma ci sono dei giudici che la nuova maggioranza vuole cacciare, con una coincidenza di intenti impressionante rispetto a quanto prospettato da Gabriele Gatti nelle sue conversazioni con interlocutori ai quali diceva che in tribunale deve essere fatta “terra da ceci”. Ora, non è probabilmente il modo migliore per valutare l’attività giudiziaria e la produttività del tribunale, ma l’ignoranza di numerosi politici sul tema è tanta, l’interessata parzialità di altri è tale, la portata distorsiva della comunicazione che propalano è così penetrante, che occorre fare scendere le valutazioni a livello basico, su un piano che la cittadinanza direttamente può valutare. I soldi

Allora ecco cosa, o meglio quanto, nel solo 2019 ha prodotto l’attività di quei giudici che la maggioranza politica ha intenzione di “fare fuori”. Partiamo dal caso più eclatante, anche perché, secondo quanto riferito da Rtv, ha consentito di pagare le tredicesime.

Il processo Chironi. Un caso complesso di corruzione e riciclaggio internazionale per il quale è stata disposta la confisca definitiva di 18.651.050 euro. Denaro di provenienza illecita che è stato incamerato all’erario sammarinese. Ebbene, l’istruttoria su questo caso è stata condotta dal Commissario della Legge Alberto Buriani. In primo grado, Procuratori del fisco Roberto Cesarini e Giorgia Ugolini, il giudice Roberto Battaglino ha pronunciato sentenza di condanna e stabilito la confisca. In appello, il giudice Francesco Caprioli, ha confermato la condanna e ricalcolato, confermandola, la confisca di quasi 19 milioni di euro che sono quindi andati allo Stato. Forse non tutti sanno che questo procedimento stava andando verso la prescrizione processuale ed era in mano al Commissario della Legge Simon Luca Morsiani. L’indagine ha ripreso impulso dopo che il fascicolo è stato trasferito al Commissario della Legge Buriani.

Sempre nel 2019 è arrivato a sentenza definitiva il caso Mose2. Oltre alla credibilità che questa vicenda ha dato al Tribunale di San Marino, capace di scovare e sanzionare chi ha creato fondi neri per pagare tangenti milionarie, la decisione definitiva di quella vicenda ha portato nelle casse pubbliche 550.000 confiscati in via definitiva. L’indagine su questo caso è stata condotta dal Commissario della legge Antonella Volpinari. In primo grado la condanna è stata pronunciata dal Giudice Roberto Battaglino e in appello il Giudice Francesco Caprioli, il 14 marzo 2019, ha confermato la condanna e, quindi la confisca.

Vicenda “Dual broker”, filone del riciclaggio sammarinese, arrivata a decisione definitiva sempre nel 2019. Il caso riguardava evasione e frode allo Stato italiano tramite un imponente giro di fatture false, con la contestazione di Iva evasa per circa 80 milioni. Ebbene, in questo caso l’istruttoria è stata completata dal Commissario della Legge Laura Di Bona ed è stato deciso in primo grado dal giudice Battaglino, con la conferma in appello, oltre che delle condanne, della confisca di 3.223.398 euro, disposta dal Giudice delle Appellazioni Francesco Caprioli a febbraio 2019. Diventata definitiva a ottobre 2019 anche la confisca per equivalente di 605.184,50 euro, confermando anche la sussistenza di una collaborazione con l’Autorità giudiziaria italiana e l’avallo da parte di questa della lotta al riciclaggio che si sta facendo sul Titano. A riconoscere detta confisca, infatti, è la Corte di Cassazione considerato che era stata disposta per rogatoria, essendo la persona condannata, italiana. Il processo partì nel 2013 e ha visto in primo grado la decisione del giudice Alberto Buriani, e in appello la conferma del giudice David Brunelli.

Altra vicenda che sempre quest’anno ha visto la conferma, e quindi la confisca per equivalente, da parte della Cassazione italiana, è stata la cosiddetta vicenda Italease che, giudicata in primo grado dal giudice Battaglino con sentenza confermata in appello dal giudice David Brunelli, ha portato alla confisca di 4.361.364,10 euro.

Sempre nel 2019 è arrivata la conferma, con una decisione ulteriore della Corte Europea dei diritti dell’uomo a riprova della bontà degli strumenti di lotta al riciclaggio adottati da San Marino, del caso delle sorelle Balsamo, che ha visto la confisca, e quindi l’incameramento all’erario, di 2.150.000 euro, ritenuti frutto dell’attività illecita di furto e ricettazione di materiale ferroso, reati commessi dal padre delle due ragazze. Alla condanna, e alla confisca, si era arrivati dopo il primo grado, con la decisione del giudice Gilberto Felici (foto), poi confermata dal Giudice delle Appellazioni David Brunelli.

Altro caso, che ha ottenuto pure questo l’avallo della Corte europea dei diritti dell’uomo, è quello di Daniela Staiano, nei confronti della quale è stata disposta la confisca del denaro sporco frutto del traffico di stupefacenti del marito. In questo caso sono entrati nelle casse dello stato 1.377.832,55, grazie all’indagine condotta dal commissario della legge Alberto Buriani, cui è seguito il giudizio di primo grado del giudice Gilberto Felici e la conferma della condanna in Appello da parte del giudice David Brunelli.

Solo lo scorso anno, dunque, l’attività della magistratura sammarinese ha visto togliere dalla circolazione denaro di provenienza illecita oltre 30 milioni di euro delle confische, che sono stati di conseguenza incamerati dallo Stato. E pensare che diversi di questi sono i magistrati che la nuova maggioranza vorrebbe cacciare. Due domande i sammarinesi dovrebbero farsele. 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy