San Marino. Ciavatta in Aula contro consiglieri di maggioranza e cittadini, Antonio Fabbri

San Marino. Ciavatta in Aula contro consiglieri di maggioranza e cittadini, Antonio Fabbri

Ciavatta in aula se la prende anche con consiglieri di maggioranza e cittadini

Antonio Fabbri

La battuta più esilarante del 2020, per chi l’ha detta e per come l’ha detta, sarà con tutta probabilità quella del Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta: “Non capisco la volontà di polemizzare su tutto!” Lui, proprio lui, l’ha detta ieri in Consiglio. Deve essere stata una battuta, tanto che qualcuno in aula ha pure sorriso. D’altra parte chi ha assistito ai suoi trascorsi neppure troppo datati non può che aver pensato che stesse scherzando.

Il merito del contendere era quello dell’articolo 4 del Decreto 78, sul trattamento dei dati dell’Iss sul Covid. Articolo che per molti limita la libertà di espressione. Anche nella nuova formulazione, che non ha cambiato poi così tanto il testo rispetto a prima. 

La cosa, cioè la volontà di modificare l’articolo, deve avere tuttavia infastidito il Segretario alla Sanità che poco prima della battuta sulla incomprensibile -per lui – “volontà di polemizzare su tutto”, aveva bacchettato l’opposizione, e questo è normale, alcuni consiglieri di maggioranza, e questo lo è un po’ meno, e i cittadini, e questo non lo è per niente, anche perché fuori contesto.

“Voler polemizzare sul bavaglio, chi parla di bavaglio di fronte ad un articolo del genere ècome chi ha indetto lo sciopero per questa sera da Dogana per venire in Città chiedendo tre cose che sono già previste nei Decreti. Almeno leggere i Decreti. Chiedendo l’apertura dei centri estivi, già aperti; chiedendo l’apertura dei giochi nei parchi, già aperti; chiedendo l’apertura delle scuole, già aperte”, ha detto Ciavatta.

A leggere il Decreto, però, non è che sia proprio tutto così scontato. Tanto che le scuole (Decreto 96, art. 6 lettere c) ed e) “la Scuola Elementare prosegue con l’attività didattica a distanza sino al 10 giugno 2020, data di termine delle lezioni. A partire dal 22 giugno 2020 nei plessi della scuola elementare si terranno i centri estivi fino alla fine del mese di agosto 2020”. Stesso dicasi per le medie. Quindi la scuola non rinizierà e finirà con la DaD – quindi non è “già aperta -e fino al 22 giugno non inizieranno i centri estivi. Su che numero di bambini potranno accogliere e quali modalità adotteranno, i genitori non pare abbiano trovato risposte nel Decreto.

Quanto alle aree gioco, il Decreto parla di quelle all’interno delle scuole dell’infanzia ed elementari, ma a queste ultime i bambini non potranno tornare fino al 10 (fine della scuola) e non prima del 22 (centri estivi). Quanto alle aree gioco 

nei parchi, proprio ieri in serata vari genitori hanno attestato, con tanto di foto, essere ancora chiuse e non “già aperte”… ma non si può fare polemica su tutto. Il dato politico è però in un’altra parte dell’intervento di Ciavatta: “Allora, da una parte leggere, da una parte smetterla di voler far polemica su tutto. Perché io capisco quei quattro o cinque che sono frustrati perché sono il nulla politicamente e non hanno un seguito di nessun tipo e capisco anche coloro che dalla maggioranza ogni volta che viene tirato l’amo son sempre lì ad abboccare perché evidentemente sono più vicini a una parte rispetto all’altra, ma non capisco la volontà di polemizzare su tutto…”. A quel punto qualcuno ha sorriso. “Eeeh, c’è poco da sorridere…” ha detto Ciavatta. Eggià

 

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