Franco Cavalli – La Serenissima: Secondo gli avvocati nessuno dei fondi contestati è di provenienza illecita / “Passaggi che non tornano negli atti per tenere in carcere Podeschi e Baruca” / La difesa contro le nuove contestazioni: “Sono atti che il Tribunale conosceva da un anno”
SAN MARINO. “Ci sono passaggi che non tornano nelle accuse portate a sostegno della detenzione di Claudio Podeschi e Biljana Baruca”. A sostenerlo con forza, anche con videointerviste a Giornalesm.com e atti alla mano, i difensori dei due tra i principali imputati della maxi inchiesta sul “conto Mazzini” che a tutt’oggi sono gli unici ancora in carcere. Podeschi e Baruca infatti, nonostante il rinvio a giudizio, con l’ordinanza del 9 marzo scorso, sono ancora detenuti ai Cappuccini perché una parte dell’inchiesta è stata stralciata. Si tratta, spiega la difesa, rappresentata dagli avvocati di Firenze Massimiliano Annetta e Stefano Pagliai e dall’avvocato di San Marino Achille Campagna, di due fatti contestati “inerenti l’accusa di riciclaggio e riguardanti un importo da 740mila euro che dal Montenegro è arrivata sui conti sammarinesi della RP caffè e una da 200mila euro per la trattativa di acquisto di una licenza bancaria da parte di una compagine russa”. (…)