La Serenissima: Editoria e Lavoro, Rete contro il segretario di Stato Iro Belluzzi: “Il deregolamentatore”“A Strasburgo per mettere una pezza alle sue figuracce”
LA REPLICA DEL SEGRETARIO: “Nessuna volontà di ledere la libera informazione”
SAN MARINO. “Si reca a Strasburgo per mettere una pezza alle sue figuracce internazionali, ottiene solo una stretta di mano al posto di un auspicato comunicato congiunto che lo riabiliti, e ha in mente l’ennesima chicca normativa sulla rappresentanza”. Inizia così il comunicato con cui Rete punta il dito contro il segretario al Lavoro Iro Belluzzi definito il “deregolamentatore del lavoro”. Come esempi negativi dell’azione del segretario, Rete cita la “pochezza della sua Legge sugli incentivi all’occupazione” a cui aggiungere “un altro indelebile ricordo: la Legge sull’editoria”. Rete aggiunge che le “gesta” di Belluzzi “varcano i confini nazionali”, riferendosi a tal proposito alle dichiarazioni del Commissario per i diritti umani Nils Muisnieks al termine della visita sul Titano quando aveva espresso “preoccupazione” per il “tentativo di regolamentare l’attività dei media” (…).
(…) Alle accuse di Rete non è mancata a stretto giro la replica del segretario di Stato Iro Belluzzi che critica anche i toni “certamente poco apprezzabili” dell’attacco, ribadendo che “non vi è stata e non vi è da parte di nessuno la volontà di ledere il diritto ad una libera informazione”. Belluzzi spiega che il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muiznieks ha “apprezzato e considerato estremamente utile l’approfondimento sull’articolato della legge” e ha “garantito la disponibilità a valutare la proposta del Codice deontologico che sarà elaborato ed approvato dalla Consulta, prima che questo venga trasformato in norma”. (…)
In alto: Nils Muiznieks
Sotto: Iro Belluzzi (Lavoro)