Tancredi Cerne di ItaliaOggi analizza, dal punto di vista italiano, la relazione tecnica che accompagna il progetto di ratifica dell’accordo fra Italia e San Marino contro le doppie imposizioni, presentato alla Camera dei deputati il 18 dicembre scorso.
Il dato emerso dalla relazione tecnica sui due protocolli contro le doppie imposizioni /
San Marino, cara convenzione /
L’accordo costa all’Italia oltre 3 mln di perdita di gettito
Poco più di 3 milioni
di euro. A tanto ammonterebbe
la perdita
di gettito per cassa
dell’Erario della penisola nel
caso dell’entrata in vigore
della convenzione contro le
doppie imposizioni in materia
di imposte sul reddito tra
Italia e San Marino a partire
nel 2014. È il risultato della
relazione tecnica al disegno
di legge presentato il 18 dicembre
scorso al parlamento
dal ministro degli affari esteri,
Giulio Terzi di Sant’Agata,
insieme al ministro dell’economia
e delle finanze, Vittorio
Grilli, e al ministro dello
sviluppo economico, Corrado
Passera. Nello specifico, i
tecnici hanno stimato una
diminuzione del gettito pari
a 320 mila euro l’anno legata
all’applicazione dell’articolo
7 della Convenzione relativo
alla tassazione dei redditi
di impresa. «Dovendo procedere
a una quantificazione
degli effetti si considera
prudenzialmente che si perderebbe
la potestà impositiva
su una quota pari al 20%
degli importi imponibili delle
prestazioni di lavoro autonomo
a cui si riferiscono circa
280 mila euro di ritenute
applicate (ovvero il 20% del
complesso delle ritenute pari
a 1,4 milioni di euro)». A queste
somme vanno aggiunti 40
mila euro di ritenute su provvigioni
corrisposte ad agenti
e intermediari del commercio,
portando così a 320 mila
euro la massima diminuzione
di gettito ipotizzabile per
questa voce della convenzione. (…)
Dal punto di vista di San Marino, leggi
San Marino Italia. Sparito ‘patrimonio’ nell’accordo contro le doppie
imposizioni