A San Marino i responsabili della Banca del Titano sono usciti dalla vicenda indenni – anzi con tanto di immunità giudiziaria – dopo aver provocato un buco di circa 30 milioni, ripianato con soldi dello Stato, erogati, di fatto, a fondo perduto, col concorso di Banca Centrale.
Ora i responsabili di SM Internarional Bank (nuovo nome della Bdt) pure loro sono finiti nei guai – commissariamento da 11 febbraio 2011 – e pare che pure loro vogliano seguire la strada dei loro predecessori. Vale dire che Banca Centrale trovi il modo di ripianare il tutto, magari senza conseguenze giudiziarie, eccetera.
Ci riusciranno?
I responsabili di Smib erano stati scelti da Bcsm nel 2007 sulla base della professionalità e della onorabilità nonché dell’impegno di rilanciare la Banca addirittura in ambito internazionale (“guardiamo soprattutto a società che possano fungere da ponte verso mercati
particolarmente interessanti, come Nord Europa e Brasile… prevediamo a breve
l’ingresso di una finanziaria quotata in Piazza Affari“).
Banca Centrale aveva assicurato che le cose sarebbero andate per il meglio (“la nuova proprietà si dice certa di contribuire a favorire il processo di rafforzamento della piazza finanziaria sammarinese“).
Vedi l’intero
atto di cessione di Banca del Titano, San Marino, 25 ottobre 2007. In rosso
le parti più volte richiamate