14° Congresso Confederale CDLS. Referendum salva-stipendi calamita il dibattito

14° Congresso Confederale CDLS. Referendum salva-stipendi calamita il dibattito

14° Congresso Confederale CDLS
Referendum salva-stipendi calamita il dibattito
SAN MARINO 23 MARZO 2012 – “In Germania il più grande sindacato europeo (DGB) e a San Marino il più piccolo sindacato europeo (CDLS) chiedono la stessa cosa: l’adeguamento dei salari  a un meccanismo indicizzato in mancanza di contrattazione”. Lo ha detto questa mattina Luca Visentini, segretario della Confederazione Europea Sindacale (CES), dando pieno sostegno alla proposta di un referendum sulla scala mobile lanciata dal segretario Marco Tura nella serata di apertura del 14° Congresso.
Proposta che ha calamitato il dibattito dei oltre  300 delegati riuniti al Palace Hotel di Serravalle, che ieri sera hanno accolto  con un lungo applauso la richiesta del segretario Tura di un “preciso  mandato per  introdurre  un automatismo legislativo che agganci le buste paga alla dinamica dell’inflazione”. In altre parole, “per mettere in sicurezza le retribuzioni dei lavoratori e quindi i redditi delle famiglie con un nuovo referendum sulla scala mobile”.
In primavera una nuova campagna di mobilitazione in tutte le fabbriche.  Lo ha annunciato il segretario della Federazione Industria, Giorgio Felici: “Il 2012 si è aperto drammaticamente, con altri cento posti di lavoro persi. La paralisi contrattuale e le Leggi Finanziarie stanno poi scaricando sui lavoratori, residenti e frontalieri,  tutto il peso della crisi; in primavera dobbiamo riaprire una nuova campagna di mobilitazione del settore industria che metta al centro di questo Paese  il tema dell’occupazione e, insieme, la difesa di salari e stipendi con un’adesione di massa alla proposta  referendaria sulla scala mobile”.
Il segretario del pubblico impiego, Riccardo Stefanelli, punta il dito sull’ultima legge finanziaria che ha stabilito il blocco degli stipendi dei 4 mila dipendenti pubblici per il 2011 e 2012: “Scelta imposta d’autorità e mai discussa in una trattativa sul rinnovo contrattuale”, quindi l’idea di presentare un quesito referendario per ripristinare la rivalutazione automatica delle retribuzioni  “è una iniziativa che  rimette in gioco il ruolo del sindacato”.  
Sulla stessa lunghezza d’onda, Gianluigi Giardinieri, segretario federazione Servizi che critica l’immobilismo contrattuale dell’Anis e delle associazioni di categoria e invita i delegati a sostenere la CDLS nella battaglia referendaria.
Sulla scia del caso Todos, Giardinieri lancia poi una proposta per difendere la Repubblica da imprenditori stile “Sfrutta San Marino e scappa”: “Credo sia opportuno introdurre l’obbligo per i nuovi imprenditori di depositare, al momento del rilascio della licenza, una fidejussione bancaria a garanzia degli impegni con il personale e nei confronti dello Stato”. Se l’azienda è seria e stabile, continua, “l’importo della garanzia fideiussoria potrebbe diminuire anno dopo anno fino al suo azzeramento”.  
Domani, sabato 24 marzo, terza e ultima giornata congressuale. Nella mattinata si concluderà il dibattito e i delegati saranno chiamati a votare la Mozione Conclusiva ed eleggere i 29 membri del Consiglio Confederale, l’organo direttivo della CDSL.

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