Nei
giorni scorsi alla scuola dell’infanzia comunale “Il Borgo” (San Giuliano) è
stata inaugurata la mostra
“Emozioni di lana”.
La
mostra è un percorso intermedio del progetto didattico “Da un bioccolo di
lana”, realizzato nell’anno scolastico 2010/11, che in coerenza con le finalità
della scuola dell’infanzia approfondisce, attraverso l’esperienza educativa e i
laboratori in atelier, l’ambito dell’affettività e dell’identità personale.
Toccare
e accarezzare i ricordi dell’infanzia di lana portati dai bimbi, leggere le
storie scritte dai genitori, inventare insieme agli amici storie nuove
utilizzando i manufatti, sono state esperienze molto emozionanti per i piccoli
alunni, che oltre ad attivare i processi di pensiero legati alla creatività e
alla fantasia hanno permesso a ciascun bambino di elaborare le proprie emozioni
e diventare consapevole della propria esperienza personale e familiare.
In
mostra si trovano degli oggetti personali che appartengono al vissuto di
ciascun bambino, le storie e i disegni inventati dai bambini e le parole dei
genitori.
La
mostra sarà aperta fino a sabato
16 aprile: lunedì-venerdì dalle 8 alle 16, sabato dalle 9 alle 12.
Il progetto didattico “Da un bioccolo di lana” è
nato dall’ascolto e dall’osservazione dei bambini della scuola dell’infanzia.
Spesso
i bambini hanno difficoltà a soffermarsi sulle cose e sono continuamente
bombardati da stimoli e richieste.
Passano
da una attività all’altra e senza vivere a fondo l’esperienza del momento, sono
già proiettati verso l’evento successivo.
Vivono
sporadiche esperienze nel mondo della natura e del passato.
A
questa età invece i bambini imparano facendo, per cui il progetto li ha voluti
coinvolgere in esperienze concrete, in un rapporto diretto con il mondo della
natura e degli animali.
La nonna Bisa, che è anche un po’ magica,
ha fatto da filo conduttore a tutto il progetto: in realtà è un ex insegnante
delle scuole comunali, ma è andata a scuola vestita da “nonna”, come vuole la
migliore tradizione di “è Borg ad San Zulien”.
Attraverso
i suoi racconti, gli strumenti, i prodotti necessari per la lavorazione della
lana e i manufatti che ha portato a scuola ha coinvolto i bambini in modo
emozionante.
E’
stata una importante occasione per riscoprire “il fare” dei nonni, che porta ad
accrescere la propria identità, ritrovando storie di vita vissuta.