A San Patrignano la visita oggi di Don Julian Carron, che è rimasto, tra l’altro, impressionato dalla grandezza della struttura e dalla sua organizzazione.
«Questo è un mondo e si vede che è figlio di tanti anni di
lavoro – ha commentato Carron – Un luogo che risponde a un bisogno reale
delle tante persone coinvolte». Un problema che Carron ha dimostrato di
non voler sottovalutare: «Come tutti i problemi umani anche la
questione della tossicodipendenza è un problema personale non risolto.
Come ha detto Papa Benedetto nella lettera indirizzata al Meeting, uno
cerca falsi infiniti, come quelli di questo tipo o di altri. Non si deve
sostituire l’infinito con un falso infinito. Si deve cercare che cosa
può rendere la vita bella e degna. Dobbiamo proporre ai ragazzi un modo
affascinante e concreto, altrimenti sarà difficile risolvere il
problema». Un Carron che non si è tirato indietro alla domanda sulla
legalizzazione: «Io credo non risolva il problema, ma semplicemente lo
sposta. E’ un guardare da un’altra parte senza che questo costituisca
una risposta. Legalizzare risolve o rimanda? Credo sia solo una
soluzione temporanea e non penso si possa rimandare il voler dare una
risposta a sto problema».
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