Corriere Romagna: Rapinano banca armati di pistola i dipendenti legati prima della fuga / Irruzione di tre banditi con revolver e taglierini: svuotate le casse dell’istituto di credito
RIMINI. Una rapina è stata messa a segno ieri ai danni della filiale della Banca Popolare Valconca, all’incrocio tra via Siracusa e via Tommaseo, a Marebello.
Tre uomini armati. Tre uomini, due a volto parzialmente scoperto e l’altro con indosso il casco integrale da automobilista, hanno fatto irruzione all’interno dell’istituto di credito attorno alle 9,45. In quel momento, stando ad alcune testimonianze, c’erano soltanto i dipendenti: il direttore e tre colleghi. Estraendo una pistola, probabilmente giocattolo, uno dei due banditi ha intimato a una delle impiegate di consegnare i soldi contenuti nella cassa. I due complici impugnavano dei taglierini. «Non fate scherzi e non vi succederà niente», ha gridato il malvivente in italiano con un tono della voce che voleva mantenersi calmo, ma tradiva una certa eccitazione. Dietro la minaccia del revolver e delle lame, i bancari non hanno potuto fare altro che eseguire l’ordine e pregare per la loro incolumità, perché la faccenda si risolvesse il prima possibile, senza ulteriori problemi.
Dipendenti legati. Una volta arraffati i soldi i rapinatori, che sapevano di avere poco tempo a disposizione e quindi hanno deciso di non attendere il meccanismo a tempo della cassaforte, hanno riacquistato il controllo necessario per costringere utti i dipendenti a “infilarsi ”, uno a uno, in un ufficio della filiale e attendere lì dentro l’arrivo dei soccorritori. Per guadagnare più facilmente la fuga, gli autori del colpo, prima di svignarsela, hanno legato i polsi degli ostaggi con delle fascette da elettricisti. (…)