Alberto Chezzi su L’Informazione di San Marino: Sulla lungimiranza
Non vi è stata lungimiranza quando si è deciso che San Marino doveva diventare una piazza finanziaria internazionale pur non avendone né il know how né la struttura giuridico economica per farlo.
Non vi è stata soprattutto quando si è deciso di liberalizzare il settore bancario e finanziario concedendo complessivamente oltre settanta nuove licenze.
E’ mancata la lungimiranza nell’ambito dei servizi essenziali – energia elettrica e acqua – affidandosi completamente all’esterno con costi importanti a carico degli utenti. Non vi è stata lungimiranza nella gestione del territorio – guardarsi intorno per credere – nella gestione dei rifiuti, nella gestione della pubblica amministrazione, nello sviluppo delle telecomunicazioni, ecc.
Sembra di vivere in un Paese delle occasioni perse più che in un Paese delle grandi opportunità.
Il Consiglio Grande e Generale sembra trasformarsi sempre più in una torre d’avorio, scollegato dalle esigenze reali del Paese che non sono solo quelle di tipo economico o finanziario.
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
Accadde oggi, pillola di
storia