La Tribuna Sammarinese: Transazioni finanziarie delle banche limitrofe non registrate secondo le prescrizioni antiriciclaggio / Dilaga l’inchiesta sulle operazioni ‘irregolari’ fra Rimini e San Marino / Non ascoltato il monito di Banca d’Italia: “Gli accertamenti hanno posto in evidenza criticità nell’attività di “tramitazione” effettuata da banche italiane, con procedure e prassi operative non idonee a garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi della normativa antiriciclaggio”
Da Forlì è stata avviata l’inchiesta sui dipendenti degli istituti bancari avendo la Procura a disposizione i dati sugli accertamenti ispettivi condotti dall’Uif e le segnalazioni delle operazioni sospette, dati che sono ora stati trasmessi anche alla Procura di Rimini arricchiti delle analisi condotte dalla Guardia di Finanza che valuta sulla base dei tabulati se le singole operazioni sono state registrate in modo corretto rispetto alle normative antiriciclaggio. Nonostante la rassicurazione del direttore di Banca Centrale, Giannini, che aveva sostenuto come l’inchiesta non riguardasse i rapporti con San Marino poichè la questione del contante era stata chiarita, e quella del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che ha sostenuto di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali, l’inchiesta sta dilagando. Gli inquirenti sia di Forlì (Di Vizio) che di Rimini (Giovagnoli) dopo l’estate esamineranno con attenzione le centinaia di presunte irregolarità mettendo a nudo una falla del sistema e per farlo di certo dovranno esaminare i movimenti bancari di almeno 20 istituti che hanno sede nei territori prossimi al Titano e non è escluso che nel caso emergano ipotesi di volontarietà nell’omissione delle registrazioni, anche il tribunale di San Marino venga chiamato a collaborare.