Federico Podeschi: ‘E’ possibile un matrimonio tra due uomini?’

Federico Podeschi: ‘E’ possibile un matrimonio tra due uomini?’

L’ex console Podeschi sarà il primo sammarinese gay a sposarsi.

29 Marzo 2014 – in questa data entrerá in vigore in Gran Bretagna la legge che legalizza il matrimonio tra due persone dello stesso sesso.  In questa data, il cittadino sammarinese Federico Podeschi si sposerá col suo fidanzato gallese Darren Williams – diventando per cui il primo uomo in Repubblica a essere unito in matrimonio con un altro uomo.

Il primo ministro britannico David Cameron so era giá espresso a riguardo: “Credo che il matrimonio sia un grande istituto. Penso che aiuti le persone a responsabilizzarsi ed impegnarsi, a dire che si prenderanno cura e si vorranno bene fra loro. Penso che aiuti le persone a mettere da parte l’egoismo e a pensarsi come coppia unita. Il matrimonio mi appassiona molto e penso che se funziona per gli eterosessuali come me, dovrebbe funzionare per tutti”.

San Marino non ha una legge che tuteli i suoi cittadini e cittadine omosessuali, e nemmeno una normativa che riconosca loro diritti di carattere coniugale. Tuttavia, queste persone possono unirsi in matrimonio all’estero, come possono farlo le coppie eterosessuali. Pertanto ci sono ancora discriminazioni ed ostacoli da abbattere per due persone dello stesso sesso, come ad esempio quelle segnalate di seguito:

STATO CIVILE: dopo aver richiesto un incontro con l’Ufficio Anagrafe di San Marino per chiedere come poter registrare il cambiamento di stato civile, Federico Podeschi é stato avvisato dall’impiegata statale (dopo essersi consultata con il dirigente) che lo stato civile non lo potrà cambiare, per cui Podeschi sarà costretto a mentire ogni qualvolta gli sarà chiesto se è sposato o celibe.

DOCUMENTI D’IDENTITÁ: all’indomani del matrimonio, come da usanza anglosassone, il cittadino sammarinese adotterá il cognome del coniuge, modificando così il proprio in Podeschi-Williams. Ciò non gli sará consentito dalle pratiche sammarinesi in quanto il cambio del nome potrebbe, forse, essere possibile avanzando una richiesta legale in tribunale, sulla quale dovrà pronunciarsi il Giudice basandosi sulle motivazioni addotte. Ciò significa che il cittadino sammarinese Podeschi, non potrà avere un documento d’identitá valido all’estero, con il suo nome legale.

EMERGENZE: nel caso in cui Darren Williams, colui che a breve diventerà il coniuge legale di Podeschi, dovesse avere un’emergenza di tipo medico o clinico mentre si trova in Repubblica, a Federico Podeschi, nonostante la legale unione coniugale, non sará riconosciuto il diritto di esprimere consenso per un’operazione chirurgica o un trattamento sanitario, in quanto estromesso dallo stato di famiglia (e vice versa). I medici, in tal caso e per tale adempimento, dovranno contattare l’ambasciata inglese per richiedere il consenso o meno di un famigliare del signor Williams.

STATO DI FAMIGLIA: Podeschi e Williams hanno giá avviato le pratiche per l’affidamento e l’adozione di bambini con cui costruire la loro famiglia. Anche se a Federico sará riconosciuta la paternità o l’affidamento (dato che a San Marino anche una persona single puó adottare), non sará però riconosciuto il coniuge come secondo genitore per i suoi figli – anche se, dalle pratiche britanniche, risulteranno entrambi legalmente i genitori. In questo caso, verrá a mancare completamente il riconoscimento del nucleo familiare e di quell’insieme di diritti e doveri legali, fiscali, patrimoniali e sociali.

PERMESSO DI SOGGIORNO: al signor Williams, non essendo riconosciuto come coniuge di Federico, non sará concessa alcuna agevolazione per ottenere un permesso di soggiorno in Repubblica, né tanto meno il diritto per richiedere la cittadinanza.

Mentre Federico e Darren stanno preparando la loro festa di nozze in Galles, promuovono anche una raccolta di firme a San Marino per una nuova istanza d’Arengo.

Sebbene sino ad ora tutte le istanze presentate al Consiglio Grande e Generale, inerenti le pari opportunità anche per le persone omosessuali e le coppie dello stesso sesso siano state respinte (tranne l’ultima, votata favorevolmente dall’aula consigliare nel giugno 2012 poi messa in quarantena dall’attuale Segretario agli esteri Valentini, di cui ormai è possibile constatare la palese abilità nell’ostacolare una richiesta di giusto stato di diritto, avvenuta tramite uno strumento democratico espressione diretta della cittadinanza) la nuova istanza, che verrà depositata a breve, chiederà esplicitamente non solo di dibattere sulla tematica ma di riformare le leggi affinché tutelino tutti i tipi di famiglie.

Se Podeschi ha un sogno, è quello di poter vedere che qualcosa inizi a muoversi anche a San Marino, ma non la solita aria fritta di cui siamo stati testimoni fino ad ora, con belle parole di uguaglianza che, nemmeno in chi le dice, trovano una reale volontà di cambiamento. “Vorrei che il governo del mio paese (e tutti i partiti) – dice Podeschi – si impegnasse seriamente a riconoscere i Diritti Umani che spettano a tutti i suoi cittadini, come hanno già fatto diversi stati nel mondo. Da osservatore esterno, troverei abbastanza singolare il fatto che San Marino, una repubblica con grandi tradizioni di accoglienza e di rispetto, nel 2014 debba spiccare tra quegli stati che sottoscrivono convenzioni internazionali e poi fanno arrogantemente un po’ come gli pare. E da cittadino sammarinese, questo mi dispiace ancor di più.”

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