Gli operatori di Rimini Nord, Rimini Sud e Riccione non hanno dubbi in vista dell’estate «Sono lievitati i costi di materie prime, energia e manodopera: dovremo alzare i prezzi»
ADRIANO CESPI – Guerra in Ucraina e crisi energetica da una parte, direttiva Bolkestein dall’altra. Il comparto turistico riminese è stretto tra due fuochi, che mettono a dura prova la resistenza di chi lavora e investe. E che creano enormi difficoltà ad un settore, locomotiva dell’economia riminese, già pesantemente colpito dalla pandemia e, oggi, nuovamente cannoneggiato da un’inflazione galoppante, attestatasi a febbraio ad un +5,7% su base annua, e ad un +0,9% su base mensile (a gennaio, infatti, era al +4,8%). Risultato? Prezzi schizzati in alto. E una stagione estiva che si prospetta all’insegna del carovita. La conferma arriva direttamente dal comparto balneare: bagnini in primis. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna