L’Informazione di San Marino, intervento di Marino Cecchetti: Fine diplomazia penale
L’operazione contro San Marino, il pm forlivese Fabio di Vizio, la sta portando avanti con una “fine diplomazia penale”.
Da grande servitore dello Stato.
Il suo Stato.
L’attacco è partito nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 2008, con una decina di arresti fra i vertici di Asset Banca e di Banca di Credito e Risparmio di Romagna, considerate gemellate.
Di Vizio ha proseguito, poi, con la Carisp (gemellaggio con Delta).
Infine con l’Ibs (gemellaggio con Credito di Romagna).
Da un imputato si è appreso che il fascicolo Carisp in effetti, in origine, era intitolato Ibs.
Poi, sulla copertina, è stata tirata una riga su ‘Ibs’ e si è scritto Carisp.
Così che Ibs è passato dal secondo al terzo posto. Nonostante che il relativo gemellaggio fosse il più evidente dei tre, incentrato
sulla onnipresenza di Giovanni Mercadini.
Però, benché cronologicamente al terzo posto, il procedimento Ibs è arrivato per primo alle conclusioni.
La materia dei procedimenti Ab,
Carisp,
Ibs, come del resto tutta quella dei rapporti in ambito finanziario fra San Marino e Italia, è alquanto complessa come dimostrano certe
sentenze della Cassazione, in dissonanza col teorema Di Vizio.
Sentenze che hanno certamente contribuito a indurre Di Vizio a mettersi lui stesso a proporre, in modo sistematico, agli indagati dei tre istituti la strada del patteggiamento. (…)
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