Roberto Ciavatta per il Movimento Rete risponde a Luca Lazzari sul referendum Ue
Dai primi anni ’90 a oggi è cambiato un mondo. Nei primi anni ’90 io personalmente ero favorevole all’adesione all’UE. Sono passati 22 anni da quell’accordo, l’Europa è diventata un’altra cosa. Alla luce degli sviluppi forse sarebbe bene, almeno così pensiamo noi, resettare e rivalutare le condizioni senza basarsi sui soli “ismi” di riferimento.In un’area con moneta unica e una politica economica centralizzata, ad un surplus nella bilancia dei pagamenti di uno Stato necessariamente corrisponde un deficit nella bilancia dei pagamenti di altri. Dei quattro paesi europei con PIL maggiore (che assieme fanno l’80% del PIL europeo) l’unico Stato ad avere una bilancia dei pagamenti positiva (sempre più positiva) è la Germania. Gli altri 3 (Italia, Francia, Spagna) hanno un debito estero complessivo di 1.100 miliardi di euro. La Germania ha un surplus di 1.200 miliardi di euro. Significa che l’economia tedesca sta bene perché costringe le altre economie a farle da ancelle. Se la Germania ci tenesse ad un’Europa competitiva, dovrebbe rinunciare al suo surplus nella bilancia dei pagamenti, utilizzandoli per favorire politiche economiche di crescita negli altri Stati. Come succede negli USA, o nei paesi ALBA.
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