San Marino Bene Comune, in fase di verifica, ha fatto una analisi severa circa la corruzione portata allo scoperto dai magistrati che indagano sul conto Mazzini.
Analisi severa sia nel testo del documento reso pubblico che nella illustrazione dello stesso avvenuta in una apposita conferenza stampa.
Ed ha enunciato anche buoni propositi come quello di “favorire un complessivo cambiamento culturale, già in atto, nell’ottica della totale trasparenza, dell’integrità e dell’onorabilità delle istituzioni, della corretta gestione della cosa pubblica e del virtuoso rapporto fra i cittadini e lo Stato“.
In pratica però questo impegno per la trasparenza totale non si tradurrà ad esempio nella emersione dei beneficiari effettivi anche di banche e finanziarie, come si è avuto modo di appurare con una spefica domanda nella stessa conferenza stampa.
In sostanza ancora i politici continuano a muoversi in una mentalità da anonimato societario.
Anonimato societario che divenuto indifendibile a livello internazionale nella forma delle società anonime, lo si è trasferito pari pari nel fiduciario, come le ordinanze dei magistrati hanno messo in evidenza.
Devastante per il Paese questa scelta della classe politica, nelle attuali condizioni, con il potere reale in mano alle ‘cupole’.
Di fatto si mantiene
nella opacità il settore economico, pur nella ipocrisia
delle enunciazioni all’incontrario. E solo per continuare a coprire i furfanti di casa nostra, dato che quelli esterni salteranno con lo -ineluttabile- scambio automatico delle informazioni.