La nuova indagine del Tribunale della Repubblica di San Marino che ha portato a inviare una comunicazione giudiziaria a Mario Giannini ed Antonio Gumina, ex direttore ed ex responsabile della vigilanza di Banca Centrale, ed ai due ex commissari di Banca commerciale sammarinese all’epoca in amministrazione straordinaria, Sergio Gemma e Otello Carli si basa su uno scandalo che potrebbe innescare una valanga di scandali.
Già detta indagine ha richiamato di nuovo l’attenzione sulla sospetta sarcofagazione di Bcs, quale crocevia della corruzione sammarinese ed italiana.
Di nuovo c’è -ecco la valanga- l’assegnazione -anche con vistosissime incompatibilità- degli incarichi di commissario e di liquidatore in banche e finanziarie in questi ultimi anni. Anni decisamente tormentati per il sistema bancario e finanziario sammarinese che era arrivato a contare 72 ‘soggetti vigilati’ (12 banche e 60 tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazione) scesi ora a un terzo circa.
Si parla di compensi stratosferici, comunque del tutto sproporzionati a una realtà così piccola, a favore di ambienti che potrebbero essere in parte già fra quelli indicati da Fiorenzo
Stolfi come ‘volontari contributori’ (invece di ‘tangentari’, come è proprio del volgo esprimersi).