In Svizzera si temono arresti tipo a San Marino per Re Nero

In Svizzera si temono arresti tipo a San Marino per Re Nero

La Svizzera teme che all’approssimarsi del G20 di giovedì prossimo a Londra , in cui, probabilmente, sarà stilata la
black list dei Paesi non collaborativi secondo lo standard Ocse, per forzare le cose sia eseguito, nel frattempo, qualche arresto fra banchieri svizzeri.
Insomma si teme che avvenga per qualche banchiere svizzero, in particolare di Ubs e Credit Suisse, quel che è avvenuto all’inizio del 2008 nell’indagine (Re Nero), quando furono arrestati ben tre sammarinesi di Asset Banca.

Insomma in Svizzera è allarme. Allarme proveniente da Londra. Come anche riporta il Financial Times, sembrerebbe che diversi quadri dei due istituti bancari abbiano ricevuto istruzioni in tal senso: evitare spostamenti fuori dai confini nazionali e assolutamente evitare destinazioni germaniche e francesi, statunitensi ed inglesi. O se proprio non se ne può fare a meno, che si viaggi portando con sé il minimo dei documenti necessari e che nessuno di questi documenti – se possibile – menzioni professione e datore di lavoro.

La campagna anti-segreto bancario che tanto va di moda in questi tempi potrebbe comportare conseguenze spiacevoli. La parola d’ordine è dunque ‘massima discrezione’, almeno sino a quando il G20 di Londra non avrà deciso come comportarsi nei confronti della Svizzera e noi potremo (forse) riprendere a spostarci tranquillamente dentro e fuori lo Spazio Schengen (di cui adesso siamo membri a tutti gli effetti).
Per gli addetti alle banche della Repubblica di San Marino, la questione appare più tranquilla, con buona pace del procuratore della Repubblica di Forlì, Fabio di Vizio, dopo le
nuove istruzioni impartite all’Abi da Banca d’Italia il 20 marzo.

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