“La delibera è bloccata da un chiacchiericcio interno che non si preoccupa di ledere il diritto perché la partita offre ben altre soddisfazioni, specie se si è in odore di elezioni”.
Lo denuncia, quando manca un giorno alla presentazione del progetto per la realizzazione del mega centro benessere tra il Parcheggio 6 e il Parcheggio 7, Caterina Morganti in una lettera in cui spiega le ultime vicissitudini della annosa vicenda che riguarda la ricostruzione del chiosco al pattinaggio in Campo Bruno Reffi.
“Nonostante i ben quattro progetti da me presentati, ogni volta il governo di turno ha trovato una scusa per glissare sulla norma e andare in deroga alla legge dello Stato – scrive la cittadina sammarinese -. Ora la situazione sembrava risolta. Il governo uscente aveva dato l’ok per la ricostruzione e avviato tutte le operazioni necessarie per giungere all’obiettivo. Il progetto architettonico della nuova struttura ha già ottenuto l’approvazione di tutti gli organismi competenti per avviarsi a divenire esecutivo, ma… c’è il ma. Manca la delibera di concessione di suolo pubblico, un’azione formale, di prassi, che concede in affitto quella parte di suolo atta alla ricostruzione e già di fatto in uso del chiosco per la posa dei tavolini, ma che necessita dell’atto del Congresso”.
“L’occasione è ghiotta per chi per anni ha osteggiato la ricostruzione del chiosco e non se la fa sfuggire ritrovando terreno per mettere in campo l’ennesimo tentativo per bloccare i lavori – rincara la dose Caterina Morganti -. Ad ostacolare il buon esito della pratica paiono essere proprio quei puristi che non hanno mai risparmiato critiche al degrado dell’area, che hanno gridato e gridano tuttora allo scandalo per la fatiscenza del luogo e che oggi si arrampicano su dettagli di forma per trovare un appiglio e impedire questo ultimo atto necessario a dare il via ai lavori”.
Ecco il testo completo della lettera scritta da Caterina Morganti