A picco a San Marino l’Euroritenuta cara a Tremonti

A picco a San Marino l’Euroritenuta cara a Tremonti

La Tribuna Sammarinese:   Calo vorticoso della tassa pagata all’Italia sugli interessi che passa da 18,6 milioni a 4,6 a seguito dello scudo fiscale / L’emorragia di capitali annulla l’euroritenuta: nel 2011 secondo le stime sarà pari a zero / San Marino non ha nulla da temere dall’indagine promossa dalla Commissione Europea tesa a verificare i livelli di evasione che i Paesi che hanno mantenuto il segreto bancario hanno prodotto ai danni dei Paesi in cui risiedono i proprietari dei capitali esportati

Se l’euroritenuta sammarinese è scesa in un anno di ben 14milioni di euro significa che i depositi di persone fisiche residenti in Italia a San Marino sono scesi di circa 3,5 miliardi fra il 2009 e il 2010 e che quelli rimanenti, sui quali la tassa istituita dall’Ecofin continua ad agire, sono di poco superiori ad 1,3 miliardi. Il dato sull’andamento delle imposte incassate è stato reso noto dal coordinatore della Segreteria delle Finanze,Luca Beccari nel corso di un’intervista rilasciata alla giornalista Giovanna Bartolucci di San Marino Rtv. Il dato comunicato dice come dei 18,5 milioni retrocessi all’Italia nel 2009, solo 4,5 verranno pagati nel 2010. Beccari con questa informazione ha di fatto risposto ad alcuni articoli pubblicati dal nostro quotidiano.

Di fatto, secondo Beccari, San Marino ha pagato tutto il dovuto all’Italia trattenendosi una quota decrescente passata dai 4,6 milioni del 2009 a circa 1,2 milioni per il 2010. Una perdita secca di 3,4milioni di euro per l’erario sammarinese che si somma alle tante altre voci in forte calo che caratterizzano il bilancio dello Stato ma di cui ancora non si hanno riferimenti precisi. Intanto il sistema bancario si trova (purtroppo) ad amministrare masse continuamente decrescenti di capitali tanto che Banca Centrale, per non generare allarme, ha interrotto la pubblicazione mensile dei dati generali. L’ultimo rilevamento si ferma a dicembre 2010 e la raccolta totale aveva toccato gli 8,5 miliardi di euro perdendo nel 2010 ulteriori 1,5 miliardi una cifra circa pari a quanto pare essere il montante sui è stata conteggiata la tassa per il 2010.   

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